scritto da Redazione Ulisseonline - 13 Maggio 2017 09:05

Salerno, il comitato spontaneo “Uniti per Chicca” presente domani con uno stand a “Corri a 6 zampe e sei più felice”

Il comitato spontaneo “Uniti per Chicca”, nato con l’obiettivo di chiedere giustizia per la cagnolina che tre mesi fa è stata massacrata a calci nel quartiere Pastena, domenica 14 maggio sarà presente con uno stand all’interno della manifestazione “Corri a 6 zampe e sei più felice” sul lungomare di Salerno.

Sarà questa un’intera giornata dedicata al rapporto uomo-cane ed alla sensibilizzazione per il rispetto della vita, in cui si terranno laboratori dedicati ai bambini ed incontri con veterinari, educatori cinofili ed associazioni animaliste ed ambientaliste del territorio, che inizierà con una maratona non competitiva sul lungomare Trieste, alla quale potranno partecipare solo i cani dotati di microchip. È proprio in occasione della corsa “a 6 zampe” che, ai cani partecipanti, verrà fatto indossare un fiocco rosa in ricordo di Chicca e, come lei, di tutti gli animali maltrattati dall’uomo.

Referenti del comitato saranno infatti presenti in particolare con due iniziative. La prima, per chiedere ai residenti di aiutarli a capire qual è la realtà di chi vive con animali d’affezione in città, attraverso la compilazione di un questionario anonimo: dalle risposte si avrà uno spaccato delle aspettative, delle conoscenze e delle delusioni dei cittadini e, come comitato “Uniti per Chicca”, verranno portate queste esigenze al sindaco di Salerno. Ma sarà anche l’occasione, proponendo tanti oggetti fatti a mano, per aiutare, attraverso una raccolta fondi, una volontaria del Vallo di Diano, che da sola si occupa tutti i giorni di salvare decine di cuccioli e cani adulti, abbandonati, malati e maltrattati nell’indifferenza delle Istituzioni.

Nella mattinata di ieri, venerdì 12 maggio, il presidente di Tribunale di Salerno, il dottore Giovanni Pentagallo, ha ricevuto alcune rappresentanti del comitato, assicurando che, non appena il procedimento arriverà dalla Procura, in qualità di presidente si attiverà affinché il processo abbia un giusto risalto e sia trattato con la dovuta risonanza per una definizione celere.

Lo scorso 27 aprile, infatti, sono state consegnate al procuratore capo ed al presidente del Tribunale di Salerno le migliaia di firme raccolte per chiedere che al responsabile dell’uccisione di Chicca venga applicato il massimo della pena prevista, ovvero la reclusione fino a due anni, sebbene la legislazione italiana, finora, abbia purtroppo sempre risposto con pene a dir poco esigue.

Infatti, nonostante l’autore di tale orrore sia stato individuato il giorno stesso, questo tipo di reato non prevede l’arresto. L’orco, un pluripregiudicato che in quel momento avrebbe potuto sfogare la sua rabbia su chiunque, resta a piede libero, in mezzo a noi. La sua casa dista poche decine di metri da una scuola materna ed elementare. Il comitato auspica che, a livello nazionale, sia finalmente discussa una proposta di legge per l’inasprimento delle pene per i reati a danno degli animali, che l’arresto sia una certezza, che non possa essere commutato in pena pecuniaria e che vengano attivati percorsi rieducativi per chi commette queste violenze.

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