Salerno, i volontari dell’Enpa recuperano il terzo rondone ferito in due giorni
Non siamo ancora nel pieno periodo dei recuperi e già si sono superate le prime decine di recuperi per i volontari della protezione animali di Salerno. Tra gli ultimi arrivi, due rondoni. Purtroppo, uno di questi non è riuscito a sopravvivere, presentava lesioni all’ala ed era sensibilmente magro. Il secondo esemplare è stato immediatamente consegnato ai medici veterinari del CRAS (Centro di Recupero per Animali Selvatici) di Napoli dove la sua frattura sarà curata.
“Esiste un Vademecum per i nidiacei ed i feriti – spiegano i volontari dell’Enpa – consigli su cosa fare in caso di rinvenimento di pulcini o adulti. Eccone alcuni: La cosa migliore da fare, se si trova un animale selvatico, è sempre quella di localizzare un CRAS , un centro adatto alla loro riabilitazione”.
“In molte specie di uccelli -continuano- i giovani nidiacei abbandonano il nido quando ancora non sono completamente capaci di volare e di mangiare da soli. A un occhio inesperto sembrano in difficoltà perché si muovono in modo poco agile e tendono a volare meno. Non sono affatto abbandonati, i genitori tornano a nutrirli regolarmente e li seguono. In linea di massima, se si vede un uccello a terra, che però si muove e non si lascia prendere in mano, la regola è di lasciarlo stare. Se potete, mettetevi a una decina di metri di distanza e osservatelo, i genitori sono nei paraggi”.
“Catturare questi nidiacei perfettamente sani e metterli in gabbia -precisano- significa condannarli a morire di fame poiché sono quasi adulti, ma non mangiano da soli e non apriranno mai il becco per accettare il cibo da un essere umano. Merli, Passeri, Cornacchie e rapaci notturni quali le Civette sono alcune delle specie più comuni i cui nidiacei escono dal nido quando ancora non sono del tutto impiumati. Invece, Rondoni e Pipistrelli se trovati a terra sono sempre bisognosi di aiuto. Inoltre, vanno raccolti gli esemplari in pericolo, tipo quelli caduti in strada”.
Se si raccolgono pulcini feriti, è importante saperli riconoscere per fornire un adeguato primo soccorso. Identificare la specie e ciò di cui si nutrono evitando latte e pappette a base di biscotti. Non improvvisarsi medici e contattare il Corpo Forestale dello Stato o le associazioni riconosciute.
“Vanno messi in scatole proporzionali alla loro grandezza, non enormi -raccomandano i volontari Enpa- precedentemente si fanno dei buchi sul fondo, ed è preferibile usare carta assorbente. La scatola va chiusa, al buio gli animali si tranquillizzano. Poi vanno trasportati ai centri abilitati. In Campania l’unico Centro è il CRAS dell’ASL Na1″.
Si ricorda, infine, che la detenzione di fauna selvatica è reato.
” L’invito -concludono- per chi recupera fauna in difficoltà è quello di contattare l’Enpa di Salerno o le altre associazioni ambientaliste, insieme alle autorità competenti”.