Salerno, i cento anni di Angelina Cacciatore: “Una storia lunga un secolo”
Compie cent’anni il 9 dicembre prossimo Angelina Cacciatore, sorella di Luigi e Francesco (Cecchino per tutti), figure storiche del socialismo salernitano (sotto, una foto d’epoca della famiglia Cacciatore, Angelina è la terza da sinistra).
L’importante tappa della sua vita avventurosa, dedicata all’impegno politico e sociale, sarà festeggiata con qualche giorno di anticipo, lunedì prossimo 7 dicembre alle ore 17 presso la sala della musica del Centro Sociale di via Cantarella a Salerno.
L’evento non è solo un “momento” familiare di una donna eccezionale che ha segnato insieme a tutta la sua famiglia la storia politica del territorio provinciale ma è anche un occasione di riflessione per quanti hanno memoria degli anni bui del fascismo e del dopoguerra, mossi tutti al di là degli schieramenti politici e culturali dalla volontà di ricostruire una nazione distrutta .
Angelina Cacciatore è nata a Salerno il 9 dicembre 1915, ha vissuto la sua infanzia nella grande casa di famiglia di Curteri a Mercato San Severino, si è laureata a Napoli in materie letterarie e ha insegnato per molti anni nella scuola media. Ha sposato Michele Sarli, professore di lettere. conosciuto durante il primo incarico scolastico a Padula, paese di origine del marito. Hanno avuto quattro figli. Il padre di Angela, Diego era nato nel 1865, i fratelli e le sorelle sono nati a cavallo tra l’ottocento e il novecento, lei ultima figlia di una famiglia numerosa, ha vissuto gli anni dell’infanzia completamente immersa nell’atmosfera ottocentesca.
Ha vissuto tutto il novecento conoscendo le tragedie e le sofferenze familiari e collettive del secolo. Angelina può raccontare, come testimone diretta, l’esperienza delle guerre ma anche di tutti i cambiamenti del novecento, quelli politici, culturali, sociali e di costume. La vita di questa “testimone del nostro tempo” è stata costellata di gioie e dolori: tra questi la perdita del figlio Enzo che seguendo l’esempio dello zio Cecchino s’impegnò nella politica e nella vita sociale. Gli ideali di solidarietà per i deboli lo accompagnarono anche nella sua professione di neuropsichiatra tanto da condividere la nuova concezione della salute mentale propugnata da Franco Basaglia fondatore di Psichiatria Democratica, esercitando la sua professione a Trieste e poi a Pordenone. Enzo, in seguito alla chiusura dei manicomi diede vita ad una casa colonica per i malati psichiatrici che non avevano chi si prendesse cura di loro.
La famiglia Cacciatore a Salerno ha rappresentato la nascita e la diffusione del socialismo (nella foto a fianco una tessera del PSI del 1944) e del sindacalismo, in un territorio con forte radicamento della destra e i fratelli Cacciatore Luigi e Cecchino, come esponenti del partito socialista, sono stati presenti nella lotta antifascista, nella lotta per l’occupazione delle terre, nell’organizzazione della coscienza politica e sindacale degli operai nelle fabbriche.
A questo forte impegno sociale del suo nucleo familiare non poteva essere estranea Angelina, che seguendo le orme della sorella Elena, oltre ad essere impegnata nel Partito Socialista, è stata presidente dell’UDI (Unione Donne Italiane) ed anche in questa veste diede il suo forte contributo alla crescita culturale e politica delle donne salernitane.
Durante il fascismo ha sofferto con i fratelli e con tutta la famiglia le ristrettezze economiche dovute all’emarginazione causata del licenziamento del padre Diego che rifiutò di prendere la tessera del partito fascista.
I fratelli, impegnati nel Partito socialista, furono oggetto di persecuzione. Angelina ha ancora indelebile il ricordo dell’arresto dei fratelli Luigi e Diego avvenuto il 30 novembre del 1924 dopo l’uccisione del deputato socialista Matteotti.
Essi insieme ad altri antifascisti salernitani, tra cui l’avvocato Petti e Nicola Fiore furono portati nella caserma Rocco ammanettati. Angela ancora bambina in quella occasione fece visita ai fratelli incarcerati e visse in maniera traumatica quell’avvenimento.
Angela Cacciatore ha vissuto il periodo della ricostruzione del paese contribuendo con il suo impegno nella scuola e nella politica, vicino alla gente umile, agli operai e ai contadini. Sempre lucida e presente, Angela, oggi circondata dalla sua grande famiglia e dai nipoti, compie 100 anni di gioie e di dolori, di vittorie e di sconfitte, indicando alle giovani generazioni la strada dell’impegno sociale e civile.
Auguri vivissimi e grazie di cuore… signora Angelina.
tantissimi auguri. Licia Preitano