Sono più di cinquanta a Salerno i Cavalieri e le Dame dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, un ordine cavalleresco cattolico che risale al 1099.
Costituito dal duca della Bassa Lorena, Goffredo di Buglione, dopo la conquista di Gerusalemme, nell’ambito della Prima Crociata, è considerato dagli storici, assieme all’Ordine di Malta, il più antico Ordine assistenziale, caritativo, equestre e religioso dell’era cristiana, ancora attivo.
” Non sono Templari anche se la loro fondazione risale allo stesso periodo”, ha precisato il Luogotenente per l’Italia Meridionale Tirrenica , il Generale Giovanni Napolitano, Cavaliere di Gran Croce, che ha ricordato, durante l’incontro organizzato al Grand Hotel Salerno dal Club Rotary Salerno Est, presieduto dal dottor Antonio Napoli, il cospicuo numero di Cavalieri presenti nei territori della Campania, Basilicata e Calabria: “Sono oltre mille tra Cavalieri e Dame. In tutto il mondo i membri attivi dell’Ordine sono 28.000 tra cavalieri e dame. In Italia attualmente vi sono 7 luogotenenze con oltre 6.000 tra cavalieri e dame. Tutti sono impegnati a sostenere con azioni pratiche, di cultura e soprattutto di fede le missioni in Terra Santa: ospedali, Chiese, asili, case di assistenza per anziani, l’Università di Betlemme, in unione con le direttive del Gran Magistero e del Patriarcato Latino di Gerusalemme. Essere Cavalieri e Dame del Santo Sepolcro significa vivere in fedeltà e in perpetuo rinnovamento delle promesse cristiane invocando con perseveranza la discesa dello Spirito Santo, ed avendo ad esempio massimo le sofferenze del Cristo morto e risorto. Egli sostiene ed indica la strada, come recita la Preghiera del Cavaliere”.
L’avvocato Giovanni Napolitano ha anche spiegato che i Cavalieri e le Dame del Santo Sepolcro acquisiscono all’atto dell’investitura, che dipende direttamente dal Vaticano, il titolo di nobiluomo o nobildonna e il titolo di conte palatino:” Tale prerogativa permette ai cavalieri di essere elevati al rango nobiliare tipico degli appartenenti agli ordini ecclesiastici istituiti dal vaticano e sotto la speciale protezione pontificia. Ai Luogotenenti e ai membri del gran magistero viene assegnato il titolo di sua eccellenza; ai Cavalieri di Gran Croce viene assegnato invece il titolo di eminentissimo, lo stesso di cui godono anche i cardinali di Santa Romana Chiesa”.
Anche Torquato Tasso, nella sua “Gerusalemme Liberata”, fece allusione ai Cavalieri del santo Sepolcro quando scrisse:”Son cinquanta guerrier che in puro argento spiegan la trionfal purpurea Croce”. “I cavalieri, che per statuto dovevano obbedienza al Patriarca di Gerusalemme, seguivano la “regola” di Sant’Agostino”, ha spiegato il Luogotenente Napolitano che ha anche illustrato le caratteristiche dell’uniforme, indossata da un manichino, che i cavalieri portano durante le cerimonie:”Il mantello a ruota di panno bianco avorio con il colletto di velluto bianco e il berretto di velluto nero”.
Erano presenti alla conviviale: La Dama di Gran Croce Maria Isabella Fontana e la Dama Maria Esposito; il Presidente della Delegazione di Salerno – Cava – Amalfi, il dottor Giuseppe Raimondi; il Delegato di Salerno San Matteo, l’avvocato Antonio Calabrese; il Preside della Sezione Beata Vergine del Rosario, di Pompei, il professor Luigi Ramunno; il Delegato della Sezione Sele, il Cavaliere Michele Vuocolo; il Delegato della Delegazione dei Picentini, il Cavaliere della Repubblica Augusto Sada; il Delegato di Cava de’ Tirreni – Amalfi, il dottor Alessandro Borri; l’architetto Salvatore Gammella e il segretario dell’Ordine Michele Postiglione. Il Presidente Antonio Napoli ha ricordato che tra i soci del Club Rotary Salerno Est ci sono alcuni Cavalieri del Santo Sepolcro: “L’avvocato Antonio Calabrese, il dottor Raffaele Miniaci e il Past Governatore Marcello Fasano. Anche il Maestro Giancappetti, scomparso lo scorso anno, faceva parte del Santo Sepolcro”.