Salerno, giovedì sera raccolta fondi con la cena solidale “Salerno, sei Libera a cena?”
Nella giornata di giovedì 28 luglio prossimo, alle ore 21.30 presso l’Eco Bistrot, via Lungomare Cristoforo Colombo n. 23/25, si terrà una cena solidale di autofinanziamento e di raccolta fondi per beneficenza, intitolata “Salerno, sei Libera a cena?”, promossa ed organizzata dal Presidio di Libera Salerno “Filomena Morlando”.
Il presidio Libera della città di Salerno è la struttura organizzativa più prossima al territorio il cui obiettivo è promuovere iniziative a favore della legalità unendo le associazioni, i movimenti e i cittadini che intendono impegnarsi sinceramente nella lotta alle mafie. Il presidio locale è intitolato a Filomena Morlando, insegnante nata a Giugliano in Campania (Na) il 19 aprile 1955, vittima innocente (uccisa ad appena 25 anni) della camorra per mano del clan dei casalesi.
La scelta di intitolare il presidio a Filomena Morlando va ben oltre il nobile quanto doveroso fine della sua memoria. Filomena era un’insegnante e il Presidio di Libera a Salerno, nato da circa due anni, oltre a portare avanti le campagne nazionali di Libera, da Miseria Ladra a Riparte il futuro, si pone l’obiettivo primario di coinvolgere nelle attività di impegno civile le realtà scolastiche del territorio, oltre che l’Università degli Studi di Salerno.
Quella di Giovedì, sarà una serata volta interamente al senso più alto della legalità. Difatti la cena in programma, sarà condita dagli Spaghettoni “Venti Liberi” contro le mafie. Per chi vorrà aggregarsi ai membri del presidio di Libera, sarà l’occasione di spendere un piccolo contributo non solo in cambio di una buona cena e di una buona compagnia, ma per fare concretamente qualcosa nella lotta alle mafie e per il sostegno di uno sviluppo economico sostenibile e totalmente legale. A chi andranno i soldi della cena? l’80% ai produttori della pasta.
Il grano con cui sono fatti questi Spaghettoni è coltivato su terreni confiscati alle mafie, gestiti dalle cooperative di Libera Terra e dai produttori, che ne condividono il progetto di riscatto da ogni forma di illegalità. Questi terreni producono “ricchezza pulita”: il grano subisce la molitura, cioè viene trasformato in farina, dal Molino CA.ME.MA., specializzato nella produzione di semola per panificazione e pastificazione. Il molino si trova ad Altamura (BA), opera dal 2004 e rispetta tutte le norme igieniche, qualitative, commerciali e fiscali.
La semola ricavata dal Molino CA.ME.MA. è lavorata dal Premiato Pastificio Afeltra, fondato nel 1848 e sito nel comune di Gragnano. Il pastificio si trova in un palazzo monumentale d’inizio ‘800 e vi si producono quotidianamente cinquanta quintali di pasta nel totale rispetto del metodo artigianale. Nella intera filiera produttiva di questi spaghetti mancano solo alcune cose: evasione fiscale, corruzione, inquinamento, violazione delle norme produttive per la qualità del prodotto.