Salerno, giovedì al Museo Archeologico provinciale “Alla scoperta di Soundreef. Musica, innovazione, diritto d’autore”
Si terrà giovedì 26 gennaio, dalle ore 16.15 alle ore 18.00, l’incontro “Alla scoperta di Soundreef. Musica, innovazione, diritto d’autore”. L’appuntamento, che avrà luogo presso il Museo Archeologico provinciale di Salerno, è organizzato dall’associazione Live, realtà che si propone di promuovere eventi culturali e musicali sul territorio locale, e vanta della collaborazione della SIEDAS, Società Italiana Esperti delle Arti e dello Spettacolo.
La Società Italiana di autori ed editori (SIAE) è la principale società di gestione del copyright in Italia, ad essa si rivolgono autori e cantanti che vogliono tutelare le proprie opere, in modo che nessuno ne faccia un uso che non sia di loro gradimento, e vanta di oltre 70 anni di monopolio nel suo settore. Purtroppo, per molte realtà i costi risultano essere insostenibili rispetto all’incasso ottenuto. Una valida alternativa al monopolio della SIAE è Soundreef, che strizza l’occhio agli organizzatori di eventi e agli artisti permettendo loro di diffondere musica all’interno dei loro esercizi e durante esibizioni live in maniera smart, digital ed economica. Nata nel Regno Unito nel 2011 ma di lingua madre italiana, oggi Soundreef, Ente di Gestione Indipendente (Independent Management Entity (IME), è presente anche in Italia e offre gratuitamente servizi alternativi ed altamente innovativi nel settore ai propri clienti. tracciare le utilizzazioni; proteggere i brani caricando semplicemente un mp3; rendicontare i compensi al 100% in maniera analitica e pagare velocemente gli aventi diritto.
«Sono anche un piccolo autore e ho voluto fortemente organizzare questo incontro al fine di far conoscere a 360° Soundreef, la realtà che sta mettendo in discussione il monopolio SIAE – spiega Stefano Bifulco -. Sono tanti gli autori e gli organizzatori di eventi che vogliono farsi conoscere e proporre nuove realtà alla città ma, purtroppo, in molti rinunciano per questioni economiche e lasciano i propri progetti “nel cassetto”. Infatti, per chi si accolla l’onere di offrire ai cittadini una serata musicale, deve alla SIAE una cifra piuttosto alta e ciò rappresenta un impegno notevole. Il mio augurio – conclude – è che si possa tornare presto a dare valore e giustizia ai sogni ed al lavoro di tanti piccoli autori. Vorrei che la musica ed il talento caratterizzassero la movida salernitana. Soundreef potrà rappresentare la spinta giusta attraverso la quale musicisti e gestori potrebbero fare squadra».