Salerno, don Alessandro Gallotti racconta l’Archivio Diocesano al “Caffè dell’Artista”
“L’ Archivio Diocesano situato all’ultimo piano dell’ex “Seminario Arcivescovile” di Largo Plebiscito, comprende circa 1200 pergamene. La più antica risale al 945, prima dell’anno 1000. Ci sono anche tanti fondi interessanti come il “Fondo Capitolo Metropolitano”, il “Fondo Confraternite”, il “Fondo Acerno”, il “Fondo Sacre Ordinazioni”, il “ Fondo Cause Matrimoniali”, il “ Fondo Transunti ”, il “Fondo Concorsi e Provviste”, il “Fondo Ufficio Tecnico Diocesano”, il “Fondo Processi Matrimoniali”, il “Fondo Atti Civili”, il “ Fondo Diocesi Diverse”, il “Fondo Liturgico”, con i messali in latino e il “Fondo Monasteri”. Tra i fondi più consultati dagli studiosi, che quotidianamente visitano l’Archivio, vi sono il Fondo “Status Animarum” ossia registri in cui il parroco annotava quanto era necessario a individuare i suoi parrocchiani.
Da tali registri si evincono notizie utili per la ricostruzione d’interi nuclei familiari per cui sono documenti propedeutici per un’eventuale ricostruzione genealogica. Importante anche la “Platea Pastore” del 1700 dove si parla della conformazione geografica e della storia di Salerno”. Ad illustrare e spiegare i contenuti dei tanti testi antichi conservati nell’Archivio Diocesano che raccontano la storia religiosa e civile di Salerno, è stato Don Alessandro Gallotti, Direttore dell’Archivio Diocesano, parroco della Chiesa della Madonna delle Grazie e della Chiesa di Sant’ Anna in San Lorenzo oltre che Cappellano della Casa di Riposo, di Via Trotula De Ruggiero, durante l’incontro organizzato alla Sala Moka di Corso Vittorio Emanuele dalla Presidente dell’associazione culturale “Il Caffè dell’Artista”, la professoressa Florinda Battiloro, che da anni è impegnata a valorizzare e promuovere la cultura in città con varie iniziative.
Durante la serata, moderata dal dottor Aldo Sessa, che ha ricordato che Don Alessandro è stato anche direttore del Museo Diocesano per un anno, il Direttore dell’Archivio Diocesano ha ricordato in quali giorni è possibile accedere all’Archivio:” Dal lunedì al giovedì dalle 8,30 alle 12,30. Abbiamo anche uno scanner documentale. Stiamo digitalizzando le pergamene”. Don Alessandro ha raccontato di aver scoperto la ricchezza dell’Archivio di Stato quando fu chiamato, dieci anni fa, a collaborare con Monsignor Vittorio Giustiniani, scomparso lo scorso anno, che per trent’anni è stato direttore della Biblioteca e dell’Archivio Diocesano.
”A lui sarà dedicata la Sala Studio” ha annunciato Don Alessandro che ha anche ricordato che “Sotto l’episcopato di Monsignor Nicola Monterisi (1929-1944), l’archivio venne collocato in saloni più adatti, affidando la sistemazione del materiale all’archivista Monsignor Antonio Balducci che pubblicò nel 1959, sotto l’episcopato di Monsignor Demetrio Moscato, due volumi di grande valore in cui descrisse scrupolosamente tutto il materiale presente in Archivio, e che , ancora oggi, rappresenta uno strumento indispensabile per gli studiosi. Questi documenti sono importanti. Rappresentano la nostra memoria storica e non possiamo scoprire le nostre radici senza consultarli”.
Don Alessandro ha anche ricordato che nello stesso edificio, Monsignor Guerino Grimaldi (1984-1992), trasferì anche la Biblioteca e il Museo Diocesano e che l’ultima sistemazione dell’Archivio e della Biblioteca è stata fatta sotto l’Episcopato di Monsignor Gerardo Pierro: ”Nella Biblioteca Diocesana sono custoditi circa 110.000 volumi di cui 7000 digitalizzati. Vengono studiati dagli studenti dell’Università di Salerno e da quelli delle Università Straniere. Collaboriamo anche con la Biblioteca Provinciale, con l’Archivio di Stato e con l’Archivio Comunale”.
La professoressa Florinda Battiloro, ha proposto ai soci di programmare una visita all’Archivio e al Museo Diocesano: ”E’ importante conoscere a fondo i tanti tesori che abbiamo a Salerno e che purtroppo tanti salernitani non conoscono”.