Salerno, arresto Alfieri: le reazioni del mondo politico
Numerose le dichiarazioni a commento degli arresti di oggi operati dalla Dia di Salerno: dal M5s con la coordinatrice provinciale Virginia Villani alla Lega con il consigliere regionale Aurelio Tommasetti e alla deputata di Fratelli d'Italia Imma Vietri

L’arresto stamani dell’ex presidente della Provincia ed ex sindaco di Capaccio-Paestum Franco Alfieri, i reati ipotizzati sono legati allo scambio politico-mafioso, non potevano che suscitare polemiche e le reazioni del mondo politico.
La Coordinatrice provinciale del Movimento 5 stelle Villani ha dichiarato che “il doppio arresto di Alfieri è la prova di un sistema di corruzione che va assolutamente fermato”, aggiungendo che “ancora un arresto per Franco Alfieri, è solo la punta dell’iceberg. È il momento di fermare una rete criminale che ha devastato il nostro territorio”.
“E’ la dimostrazione -ha commentato Virginia Villani- che le infiltrazioni mafiose e le connivenze politiche sono un male che sta dilagando sul nostro territorio da molti anni. Le accuse mosse nei confronti degli arrestati sono gravissime: scambio elettorale politico-mafioso, tentato omicidio, estorsione con metodo mafioso, traffico di armi e favoreggiamento. Pur rispettando il lavoro della Magistratura, è innegabile che questa operazione non sia semplicemente una vittoria per la giustizia, ma una chiara testimonianza di un sistema marcio che è stato protetto per troppo tempo. Una rete criminale che ha operato indisturbata nonostante le numerose denunce anche da parte nostra perché noi non abbiamo mai taciuto di fronte a questo né fatto finta di non vedere. Già nel 2019, come Movimento 5 Stelle, avevamo denunciato questo sistema corrotto presentando un’interrogazione urgente, a mia prima firma, ai Ministri della Sanità e dell’Interno per stigmatizzare un episodio grave: l’uso vergognoso di ambulanze di proprietà di Roberto Squecco per festeggiare la vittoria elettorale di Alfieri. Una vergogna assoluta, che oggi si collega a un quadro ben più ampio di corruzione e mafiosità”.
“Il sistema Alfieri è alla frutta”. E’ questo, invece, il perentorio affondo di Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, sull’operazione della Dia di Salerno che ha portato a 10 arresti
“Gli inquirenti -ha dichiarato Tommasetti- parlano di un vero e proprio patto elettorale per le elezioni amministrative 2019, quando Alfieri fu eletto per la prima volta sindaco di Capaccio. In pratica voti in cambio di favori, e in questo caso il non abbattimento di un lido abusivo”.
Altra parte inquietante dell’inchiesta, aggiunge Tommasetti, “è quella che ricostruisce presunti messaggi minatori al primo cittadino dopo l’abbattimento della struttura, fino addirittura al progetto di un attentato ai danni dello stesso Franco Alfieri. Nella vicenda sono coinvolti noti personaggi della malavita organizzata non solo nel contesto capaccese ma anche della Valle dell’Irno e due ex consiglieri comunali della maggioranza Alfieri”.
Il consigliere regionale parla chiaro: “Come per l’inchiesta sugli appalti che aveva portato al primo arresto, anche in questo caso resto in doverosa attesa degli sviluppi giudiziari. Ma sull’aspetto politico non si può stare zitti: il sistema messo in piedi dall’ormai ex presidente della Provincia, già sindaco di Capaccio, Agropoli e Torchiara, sta crollando sotto i colpi delle inchieste che mettono in evidenza una visione distorta delle istituzioni, considerate un giardino in cui coltivare i propri interessi o, all’occorrenza, un bancomat elettorale. Troppi silenzi ci sono stati da parte del Pd salernitano che per mesi ha tergiversato mentre noi chiedevamo un passo indietro per non tenere in ostaggio gli Enti rimasti senza guida”.
“Dai nuovi arresti condotti dalla Dia di Salerno, con la pesante accusa (tra le altre) di voto di scambio politico mafioso, che vedono coinvolto, ancora una volta, il sindaco dimissionario di Capaccio Paestum ed ex presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri insieme ad altri amministratori locali, emerge un quadro davvero inquietante che desta molta preoccupazione”.
E’ quanto ha dichiarato, in una nota, il deputato salernitano di Fratelli d’Italia Imma Vietri.
“Dalle indagini si delinea, infatti, l’esistenza di una vera e propria cappa di malaffare e malapolitica che ora, grazie al lavoro portato avanti dalle Forze dell’Ordine e dalla Magistratura, si sta poco a poco sgretolando. Chissà se, almeno questa volta, dal Partito Democratico e dal governatore della Campania De Luca – di cui Alfieri è stato prima capo della segreteria e poi consigliere per l’Agricoltura – arriveranno parole chiare di condanna. Chissà se finalmente parlerà soprattutto la segretaria dei dem Elly Schlein, la quale è sempre pronta a puntare il dito contro gli avversari e a trincerarsi nel silenzio, invece, quando le inchieste giudiziarie riguardano suoi compagni di partito”, ha concluso Vietri.