“State molto attenti a far piangere una donna, che poi Dio conterà le sue lacrime!” Sono alcuni dei versi tratti dal Talmud ebreo recitati con passione ed emozione dall’attrice salernitana Pina Russo, all’inizio dell’incontro ” Il concetto di donna nell’Islam”, durante il quale il professor Michele Fasolino, Ispettore del Ministero della Pubblica Istruzione, ha spiegato qual è la condizione della donna nella realtà dell’Islam.
La serata è stata organizzata al Circolo Canottieri Irno, dalle associazioni di donne: Fidapa e Soroptimist, presiedute rispettivamente dalla dottoressa Dina Crimaldi Oliva e dalla dottoressa Paky Memoli, su iniziativa della Vice Presidente della Sezione Fidapa di Salerno, la professoressa Elisa Sparano Bosco che nella sua introduzione ha spiegato quali sono le fonti religiose su cui si basano le azioni di alcuni gruppi di musulmani estremisti: “La religione islamica, la cosiddetta Sharia, riguarda non solo l’aspetto religioso del musulmano, ma anche quello sociale e politico. I testi sacri sono il Corano, dettato dall’Arcangelo Gabriele a Maometto, e la Sunnah che è l’insieme delle numerosissime raccolte dei fatti della vita di Maometto che nel corso dei secoli è divenuta una massa gigantesca di interpretazioni differenti, addirittura contrastanti tra loro e con lo stesso Corano, che commissioni di dotti o di giuristi islamici hanno dato a seconda del momento storico”.
La professoressa Sparano ha spiegato che “nel Corano è scritto che la donna è pari all’uomo riguardo a diritti e responsabilità in vari campi e che l’istruzione è un diritto per tutti, donne comprese. Secondo la legge islamica, invece, gli uomini sono preposti alle donne, le quali sono uguali all’uomo solo di fronte a Dio e nella vita eterna. Contraddizioni che ci fanno comprendere come sia difficile per i musulmani seguire un responso preciso e univoco degli insegnamenti di Maometto e allo stesso tempo come sia facile deviare da essi”.
Ad approfittare di questo stato di confusione ci sono i Califfi: “Adattano le continue interpretazioni relative all’Islam alle loro esigenze, anche grazie alla presenza dell’Imam, ossia un dotto che trova sempre la giustificazione degli atti del Califfo che vengono istituzionalizzati e inseriti nello statuto islamico. Probabilmente sta accadendo la stessa cosa per i gruppi di estremisti e per i nuovi Califfati illegali che nel nome di Allah commettono atti terroristici”. Fortunatamente ci sono molti musulmani moderati: “Sono sorti dei movimenti islamici pacifisti nelle fasce più colte delle popolazioni, i quali sostengono che l’Islam è una religione di Pace, che può accordarsi con il rispetto dei diritti umani”.
La Presidente della Sezione Fidapa di Salerno, Dina Crimaldi Oliva ha ricordato i fatti di Colonia:” Un’operazione di molestie che non può essere vista solo come un gesto contro le donne; si configura come un atto di scontro, umiliazione e dominio esercitato nei confronti delle donne sì, ma mirato a inviare un segnale di disprezzo e di sfida all’intero paese che quegli uomini ha accolto. Cioè noi! È un momento delicato, in cui l’opinione pubblica deve cercare di capire davvero quale sia la strada migliore per il futuro”.
La Presidente Paky Memoli, endocrinologa, ha spiegato l’etimologia della parola “donna” e ricordato che nel Corano non c’è discriminazione tra donna e uomo. Il professor Michele Fasolino, , che per circa 25 anni è stato cultore di Letteratura Italiana all’Istituto Orientale di Napoli, ha spiegato la condizione delle donne in Islam attraverso il pensiero di alcuni Premi Nobel per la Letteratura come Nagib Mahfuz e Oran Pamuk e di scrittori illustri, come l’antropologo francese Marc Augé, il quale scriveva che la trasversalità non è quasi mai possibile: “Per trasversalità si intende che le donne musulmane si adeguino gradatamente, senza rinunciare a nessun principio religioso, alla cultura occidentale”; e come lo scrittore medico Khaled Hosseini: “Acceso sostenitore della libertà della donna, che ha scritto il famoso romanzo :”Il Cacciatore di aquiloni” e “Mille splendidi soli”, nel quale traccia esattamente il modo di vivere della donna musulmana”.
Fasolino ha ricordato che ad alcune donne è impedito di studiare e che l’occidentalizzazione preoccupa il mondo musulmano: “Perché significa conquista di profonda e interiore libertà”. La serata è stata allietata dalle musiche proposte dal giovane flautista Paolo Gentile, del Liceo Musicale Alfano I.