Salerno, alla Feltrinelli giovedì prossimo “Domani mi vesto uguale”, il primo romanzo di Elvira Morena
Sarà presentato giovedì sera alle 18,30, alla Libreria Feltrinelli”, il romanzo della dottoressa salernitana Elvira Morena “Domani mi vesto uguale” alla presenza dell’editore Franco Forte, della “Oèdipus Edizioni”; del giornalista Andrea Manzi; del professor – Piero Mastroberardino, scrittore, docente di Economia Aziendale all’Università di Foggia e del professor Rino Mele che, nella prefazione, ha definito il romanzo un “Non romanzo. Un racconto – specchio dove tutto è presente in una sorprendente vitalità vorace secondo il ritmo di un’artificiale alluvione. Un racconto metafisico dove Elvira Morena non cerca la bellezza formale, ma una verità liberatrice”.
A leggere alcuni brani del libro sarà l’attrice Margherita Rago che farà conoscere ai presenti i personaggi bellissimi, quasi “cinematografici” che animano il racconto. La dottoressa Elvira Morena, che è molto conosciuta a Salerno, lavora da circa 23 anni come cardio – anestetista presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno, nel reparto di cardiochirurgia.
Ha sempre amato l’arte, la scrittura e coltivato la passione per la politica, trasmessagli dal padre, Pasquale, a sua volta medico e politico, al quale ha dedicato il libro: “Una persona che mi è stata sempre di esempio per la tenacia, l’umanità e l’onestà intellettuale”.
Elvira Morena ha ricoperto vari incarichi politici ed è stata anche candidata alle elezioni provinciali e regionali: “Ora continuo a interessarmi di politica, anche se non mi appassiona più come prima”. Ha scritto tanti articoli come opinionista politico, trattando temi sociali e sull’ambiente. Ha scritto racconti che sono stati pubblicati su blog e riviste culturali:” Ho sempre amato scrivere: aiuta, perché fa viaggiare dentro e fuori se stessi anche da fermi. Questo è il mio primo romanzo che è stato pensato ed iniziato durante un lungo periodo di disagio legato ad un intervento al menisco”.
Nel libro l’autrice rappresenta il mondo delle donne:” E’ rivolto alle donne della mia generazione, ex ragazze che viaggiano con il disagio addosso. Noi siamo partite dalla visione del mondo in bianco e nero e abbiamo assorbito gli echi del femminismo e i discorsi degli intellettuali, che all’epoca, avevano un peso specifico. Oggi, travolte dalle logiche del consumismo e dalla dittatura dell’omologazione che gioca sempre a ribasso, le donne hanno smesso di interrogarsi. Quando ci provano, avvertono un sentimento di smarrimento interiore, che omaggia di una profonda solitudine. La protagonista della storia, Sara Ferrara, è una violinista con origini partenopee, che non rinnega mai, neanche quando si trasferisce in Francia, dove prende a volare intorno al globo per via dei concerti. Il Vesuvio rimane nella sua mente il punto fisso di riferimento, simbolo di una imponente bellezza e della tragedia mista all’ineluttabile fatalità”.
Il romanzo, ambientato tra Napoli, Parigi, New York e Gerusalemme, come ha scritto l’autrice nel libro, racconta se stesso:” In modo “ nudo e crudo” e chi ha la pazienza e la voglia di penetrarlo fino in fondo è libero di trovarci ciò che più gli piace”. Originale il titolo, ”Domani mi vesto uguale”.
“Ci sono momenti nella vita in cui provi a cambiare le cose poi a un certo punto pensi di non potercela fare a combattere contro il sistema e quindi continui a “vestirti uguale”, anche se nel tuo profondo rimane accesa la speranza e la voglia di cambiamento”.