Salerno, al quartiere delle Fornelle riprende il progetto “Muri d’autore”
Ricominceranno il 15 gennaio a dipingere i muri dei palazzi dello storico quartiere delle Fornelle che sono stati interessati dal 15 novembre e fin quasi alla fine di dicembre da un intervento di valorizzazione, attraverso la realizzazione del primo step del progetto “Muri d’autore” che prevede di diffondere la bellezza della poesia scrivendola sui muri, accompagnata da suggestivi dipinti, ispirati proprio dai versi scritti da poeti come: Alfonso Gatto, Quasimodo, Ungaretti, Sanguineti, Sinisgalli, Paul Eluard, Emile M. Cioran, Visar Zhiti,, Humberto Ak’abal, Nazim Hikmet, dal poeta di Albori Enzo Tafuri, ma anche dai versi di Jim Morrison, Libero Bovio, Salvatore Di Giacomo, Eduardo De Filippo, Totò, Pino Daniele, Massimo Troisi.
Versi che si rincorrono sui muri dei palazzi di un quartiere che è sempre stato un po’ lasciato a se stesso e che oggi, grazie a questo progetto, sta rinascendo. Anche la gente delle Fornelle ha capito che qualcosa sta cambiando; che qualcosa di magico è nell’aria: i versi di quelle poesie stanno incuriosendo gli sguardi di ognuno, tutti si sentono avvolti da quelle parole che stanno entrando nella loro pelle; quasi respirano quei versi e ognuno si sente parte di quella poesia che aleggia nel rione: e la poesia, si sa, è cambiamento. Abbiamo incontrato gli ideatori di questo progetto, Pino Roscigno, in arte Greenpino; Valeriano Forte, poeta, scrittore, musicista, e Filippo Trotta, nipote del poeta salernitano Alfonso Gatto e Presidente della “Fondazione Gatto” che ha la sua sede in Vicolo San Bonosio, nei Mercanti, dove “i tre moschettieri” della Fondazione hanno già realizzato un altro intervento di Street Art dedicato ad Alfonso Gatto.
Il progetto dei “Muri d’Autore” è partito ufficialmente a novembre, ma, come ha spiegato Filippo Trotta, già nel 2014 era stata realizzata un’altra importante opera di Street Art, “La scalinata dei “Mutilati” che porta in Piazza Principe Amedeo, è stata valorizzata con un suggestivo murales ispirato dai versi delle poesie di Alfonso Gatto, realizzato dalla street artist romana Alice Pasquini e dall’artista salernitano Pino Roscigno”.
Il progetto alle Fornelle, che è stato realizzato solo per il 25%, proseguirà con l’intervento di altri artisti. “Forse parteciperà anche il Maestro Mario Carotenuto” ha annunciato Valeriano Forte. “Tutto il quartiere sarà interessato da questo percorso poetico” ha precisato Pino Roscigno, un uomo puro oltre che un artista puro: con il suo impegno, quasi quotidiano, e la sua passione artistica sta contribuendo, insieme a Valeriano Forte e a Filippo Trotta, a cambiare l’immagine del quartiere: con loro, quando il tempo è buono, arriva con i suoi colori (smalto ad acqua e acrilico per esterno), i suoi pennelli, e inizia a disegnare e a dipingere i versi di Gatto e di altri poeti famosi, intervenendo anche sull’intonaco screpolato delle mura, divenuto elemento ispiratore di segni grafici e base per alcuni testi:” Ho voluto inserire volutamente la parola, la poesia, anche all’interno delle screpolature dell’intonaco che hanno ispirato i miei uccelli mostriciattoli, buoni e cattivi, frutto del mio immaginario artistico”.
A novembre altri artisti hanno affiancato Roscigno. ”Gli artisti salernitani: Marco Picariello, Giovanni Coscarelli, Matteo Trapanese, Andrea Liserre, Ins Duo Pontecagnano, Daniele Floppete, Mauro Trotta, Carlo Knet Oneto e Manuel Quintero, e alcuni provenienti da altre città o nazioni”, ha spiegato GreenPino,” Da Atripalda sono arrivati Davide Brioschi e Teresa Sarno; da Lecce è arrivato Davide Casavola; da Milano Ivan Tresoldi, Francesco Muti (Piger), Davide Ratti (Ratzo); dal Mexico Luis Alberto Alvarez e dal Perù Carlos Atoche”.
Tutti con tecniche diverse hanno seguito la linea progettuale. Nel secondo step, da gennaio a maggio, saranno coinvolti anche gli alunni dell’istituto comprensivo “Gennaro Barra”, diretto dalla professoressa Anna Maria Grimaldi, e gli ospiti di una delle case famiglia dell’associazione: ”Il Villaggio di Esteban” che ha una sua sede proprio nel quartiere Fornelle:” Oggi più che mai c’è bisogno di poesia: “C’è bisogno di azioni poetiche che possano unire le persone, far crescere una coscienza critica. La poesia può portare riqualificazione, ricchezza dei valori. Dalla poesia può nascere un germoglio che può poi fiorire nel tessuto cittadino portando Salerno nel futuro”, ha spiegato Valeriano Forte. Pino Valeriano e Filippo sono stati accettati dalla gente del quartiere che li ha ormai adottati. Tranne una nota stonata, un caso di ”incomprensione” con un personaggio che voleva imporre la sua volontà, anche in modo aggressivo; tutti gli abitanti del quartiere sono vicini agli artisti che “coccolano” con caffè, cioccolate calde, dolcini e anche con qualche buon piatto di pasta preparato con lo stesso ragù che viene esaltato nei versi di “O rrau” di Eduardo De Filippo, scritti su uno dei muri di Piazza Matteo D’Aiello dove ci sono anche i versi di Totò, Salvatore Di Giacomo, Libero Bovio e quelli struggenti di ‘O ssaje comme fa ‘o core” di Pino Daniele e Massimo Troisi. Tanti i salernitani e i turisti che anche in occasione dell’evento “Luci d’Artista” stanno visitando il quartiere per ammirare e fotografare i bellissimi murales e leggere le poesie. Questo progetto ha suscitato interesse a livello nazionale: “E’ venuta la RAI e hanno scritto di noi due importanti riviste di arte diffuse a livello nazionale: Arttribune e Sky Arte” ha ricordato con orgoglio Filippo Trotta che vorrebbe estendere il progetto anche ad altre zone di Salerno:” Tutto naturalmente dipende dai fondi. Solo grazie ad una raccolta fondi organizzata sul nostro sito www.alfonsogatto.org e grazie al sostegno della “Fondazione della Comunità Salernitana”, con la Presidente Antonia Autuori e con Andrea Pastore, riusciamo a portare avanti il progetto”.
Girando con Valeriano, Pino e Filippo nel quartiere Fornelle abbiamo scoperto tutti i lavori realizzati fino ad ora: la grande testa di Apollo di Carlos Atoche, ispirata da quella conservata nel Museo Archeologico Provinciale, che copre tutta la facciata di un palazzo, realizzata dall’artista che ha disegnato stando nel cestello di una piattaforma aerea ragno, messa a disposizione, gratuitamente, dalla ditta Edil Carrino; la poesia di Edoardo Sanguineti “ Ballata della donne” scritta con caratteri gotici da Davide Casavola; la bellissima e affascinante “Estasi di Dafne” di Davide Brioschi; la sirena di Carlo Oneto; l’uomo che cammina sulla linea del cuore, di INS; la donna sulla valigia di Floppete; l’angelo di Mauro Trotta. L’opera però che è ormai divenuta l’emblema del quartiere è quella, ideata da Valeriano Forte e realizzata dal milanese Davide Ratzo, che ritrae un gruppo di donne residenti lì: Veronica, Lucia, Rita, Maria, Lucietta, Alfonsina, Federica, Miriana, Maria e Anna, sedute su una panchina, che orgogliose sovrastano la scritta “Fornelle”, sotto i versi di una poesia “Il 25 aprile” di Gatto.
“Muri d’Autore” è un progetto bellissimo che sta facendo vivere la poesia: “Queste parole devono avere la loro anima” ha spiegato Valeriano Forte che ha invitato tutti a viaggiare nella poesia delle Fornelle, in questo mondo quasi metafisico, per esserci e per poter dire agli altri, con orgoglio di salernitani:” C’era una volta un sogno, ma Tu non eri presente!”.