scritto da Redazione Ulisseonline - 13 Settembre 2016 08:56

Salerno, al Duomo inaugurata la mostra ”Il divino e l’umano in San Matteo e Salerno”

E’ stata inaugurata, nella Sala San Tommaso del Duomo di Salerno, la mostra ”Il divino e l’umano in San Matteo e Salerno” che vede protagonisti 14  artisti salernitani che hanno voluto dedicare le loro opere al nostro Santo Patrono.

Angelo Batti, Giuseppe Carabetta, Mario Carotenuto, Aurora Cubicciotti, Giancarlo D’Angelo, Milena Gallo, Elvira Landi, Ida Mainenti, Pier Francesco Mastroroberti, Gennaro Patrone, Eugenio Siniscalchi, Amedeo Ternullo, Stefano Trapanese e Teresa Correnti, hanno immediatamente accettato di partecipare alla mostra, ideata da Don Michele Pecoraro, parroco del Duomo, che l’ha organizzata insieme a  Giuseppe Carabetta e Stefano Trapanese. In poco tempo hanno realizzato le pregevoli opere esposte

Don Michele Pecoraro ha voluto fortemente che si organizzasse la mostra che rimarrà aperta fino al 23 settembre:“ Per rendere più partecipe e solenne la festività di San Matteo, Patrono e cuore della nostra città. Questa iniziativa è un tassello prezioso, incastonato nella festa, che ci eleva con l’arte di questi valenti artisti salernitani, ed esalta in noi la passione per San Matteo e la nostra amata città”.

Don Michele ha annunciato che il 14 settembre, Monsignor Vincenzo Paglia, nominato dal Santo Padre Presidente dell’Accademia per la Vita, celebrerà, alle 19, in Cattedrale, la messa per le famiglie e che il 6 maggio, giorno della traslazione di   San Matteo, sarà organizzata, nel quadriportico del Duomo, una mostra realizzata dagli alunni delle scuole di Salerno. Prima dell’inaugurazione della mostra è stata celebrata una messa solenne in onore degli Artisti con la presenza di Monsignor Ciro Miniero, Vescovo di Vallo della Lucania.

Madrina d’onore  della mostra è stata la giornalista di RAI1, Vittoriana Abate, inviata di “Porta a Porta”, che da salernitana doc non poteva mancare ad un evento importante per la città:” Sono onorata e fiera di appartenere a questa comunità. Sono andata via piuttosto giovane, ma sono sempre ritornata perché conservare le proprie origini è un buon modo per ritrovare la forza e l’energia per portare avanti i propri obiettivi. Salerno è la città dove sono nata e dove vivono i miei genitori Raffaella La Monica e Pasquale Abate. Ritornare qui significa coltivare i ricordi. Da bambina seguivo sempre la processione. Sono stata sempre incuriosita dai tre Santi Martiri che aprivano la processione e che il popolo ha sempre definito le tre sorelle. Mi affascinavano molto anche le bancarelle e i fuochi d’artificio”. Il Maestro Giuseppe Carabetta ha chiamato alcuni degli artisti più importanti della nostra città: dal novantatreenne Maestro Mario Carotenuto, che ha dipinto uno studio per San Matteo; al Maestro Angelo Batti che da tre anni aveva smesso di dipingere e per l’occasione ha ricominciato: ”Ho dipinto “21 Settembre”, una tela dove  San Matteo guarda  dal cielo la città illuminata dai fuochi d’artificio”.

Il Maestro Pier Francesco Mastroroberti, ha dipinto San Matteo inginocchiato, visto di spalle, che scrive il suo Vangelo, dipinto con tecnica mista. Il Maestro Giuseppe Carabetta ha dipinto il Castello Arechi, simbolo di Salerno, con l’immagine del volto di San Matteo che guarda dall’alto la città che protegge e difende. La professoressa Ida Mainenti, ha umanizzato il busto argenteo di San Matteo:” Ho cercato di umanizzare il viso di San Matteo accentuando le emozioni che caratterizzano la sacralità della figura”. Il Maestro Eugenio Siniscalchi, ha dipinto San Matteo inondato da una luce divina:” Crea una sorta di collegamento circolare tra Dio, l’Angelo e San Matteo”. Milena Gallo ha dipinto un San Matteo ultimo tra gli ultimi: ” Ho voluto rappresentare un San Matteo umano, un clochard proiettato verso l’azzurro del  cielo, perché gli ultimi sono quelli più vicini a Dio”.  Amedeo Ternullo ha dipinto la citazione n.12 del Vangelo di San Matteo che racconta dei discepoli che si fermano di sabato a mangiare il grano.  L’architetto Giancarlo D’Angelo ha dipinto la statua di San Matteo portato in spalla dai portatori esaltando, attraverso le linee geometriche, la forza e il movimento della processione.

Gennaro Patrone ha dipinto, in acrilico e pastello a olio, “Ispirazione Divina” con un San Matteo ispirato dall’Angelo mentre scrive il Vangelo. Stefano Trapanese, esperto di arte sacra, ha ripreso, in olio su tela, con pose diverse, il San Matteo e l’Angelo custodito nella Cattedrale. Teresa Correnti ha dipinto San Matteo con Ifigenia, figlia del Re di Etiopia, risorta per intercessione di San Matteo. Aurora Cubicciotti ha dipinto una suggestiva  Maddalena inchiodata ai piedi di Cristo  in croce. La più giovane artista della mostra è la ventenne Elvira Landi, che ha dipinto“ L’Evangelista Matteo“ di Guido Reni, realizzato in stile monocromatico a olio. L

a serata, che è stata presentata con professionalità e classe dalla giornalista Concita De Luca, è stata allietata dalle note di alcuni brani di Vivaldi e Paganini eseguiti magistralmente dalla famosa Famiglia Gibboni con: al piano Gerardina Letteriello e ai violini Daniele, Annastella, Donatella, e Giuseppe Gibboni che il 19 novembre parteciperà al programma “Prodigi” su Rai 1.

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