“Siamo cautamente ottimisti”. È questo lo stato d’animo con il quale il sindaco Francesco Cavallone e l’Amministrazione Comunale salese hanno accolto la nuova convocazione da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. L’incontro è fissato a Roma, presso il Ministero di Giustizia, per il prossimo 16 ottobre, ed avrà all’ordine del giorno l’ipotesi di ampliamento dell’Istituto Penitenziario di Sala Consilina. Una notizia che fa ben sperare perché, dopo la conclusione della Conferenza dei Servizi, nulla impediva ai burocrati ministeriali di emettere un provvedimento di conferma della chiusura del Carcere.
“Effettivamente qualcosa sembra essere davvero cambiato -conferma il sindaco Francesco Cavallone, se è vero che adesso si riesce ad interloquire con chi, negli anni scorsi, non ci aveva nemmeno ricevuti. È sempre bene non farsi illusioni e tenere i piedi saldamente a terra -continua il Primo Cittadino- ma il fatto di essere stati richiamati dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per discutere dell’ipotesi di ampliamento del Carcere, ci fa ben sperare. Ci auguriamo che la situazione possa di evolvere in modo positivo, e continuiamo a monitorarla attentamente, anche grazie al Senatore Franco Castiello del M5S, che ringrazio ancora pubblicamente per la sua disponibilità e per il suo impegno”.
Allo stesso modo continua anche l’impegno per l’ex Tribunale di Sala Consilina, problematica molto più ampia rispetto al Carcere, perché riveste un carattere nazionale. “Stiamo lavorando per ottenere la rimodulazione di determinati criteri -spiega Cavallone- affinché almeno alcuni Tribunali, tra i quali ovviamente quello di Sala Consilina, possano essere riaperti”. Il sindaco di Sala Consilina ribadisce un concetto di fondamentale importanza: “Circola un messaggio distorto secondo cui il Tribunale non tornerebbe a Sala Consilina perché la sua sede è stata occupata da altri uffici: è una falsità, la cui diffusione genera soltanto confusione. Si tratta di una fake news che ciclicamente ritorna, totalmente infondata, come dimostrato da atti, delibere e contratti”.
L’edificio dell’ex Tribunale è stato acquistato a suo tempo dal Comune di Sala Consilina con un mutuo agevolato per una finalità precisa: quella di diventare il Palazzo di Giustizia. Ed infatti ha ospitato il Tribunale fin quando la legge lo ha consentito, fino cioè al 13 settembre 2013. Sono passati 5 anni, e al momento nella sede dell’ex Tribunale sono ospitati gli Uffici del Giudice di Pace, la Camera di Conciliazione, il Distretto Sanitario, il Segretariato Sociale, ed il Genio Civile. Di qui a poco vi sarà trasferito anche il Centro per l’Impiego.
“Ma per tutti gli uffici all’interno del Tribunale -chiarisce il sindaco di Sala Consilina- vale la stessa cosa: è stato specificato nei rispettivi contratti che quella parte di edificio dovrà essere liberata nel caso del ritorno del Tribunale a Sala Consilina, così come anche nel caso di qualsiasi ufficio che dovesse attenere a tematiche di Giustizia. Nel frattempo -evidenzia Cavallone- vorrei ricordare a tutti che l’obbligo di una buona amministrazione è quella di utilizzare le strutture pubbliche: se per 5 anni avessimo tenuto chiusa la sede dell’ex Tribunale, la struttura sarebbe sicuramente deperita”.
Il trasferimento di altri uffici nell’ex Tribunale ha quindi evitato ulteriori danni causati dall’abbandono, ottenendo un risparmio a carico della collettività di circa 150mila euro. Ma non esiste nessun impedimento al ritorno del Tribunale a Sala Consilina. “Ribadisco il nostro impegno per il riaprire il Tribunale -conclude il primo cittadino- come dimostrato dalla partecipazione a tutti i tavoli che affrontano questa problematica, compreso quello che si è svolto nel mese di luglio a Roma, e che ha visto presente il nostro vicesindaco Luigi Giordano”.