scritto da Nino Maiorino - 18 Gennaio 2023 06:46

Roccapiemonte, addio a Genoveffa Albani: esempio di vita

Genoveffa Albani si è distinta sia per la passione con la quale ha insegnato, testimoniata da numerosi allievi che hanno reso omaggio

Sorella Morte il 14 gennaio è piombata a Roccapiemonte per portare con se la prof.ssa Genoveffa Albani, vedova Pagano, la quale ha reso la sua anima a Dio dopo una lunga malattia, amorevolmente assistita dai figli, dalle nuore e da tutti i suoi familiari.

La famiglia Albani, di antiche origini albanesi, nel Medioevo raggiunse l’Italia e, originariamente, si stabilì nell’Urbinate.

Poco alla volta si insediò in altre regioni, l’Emilia, il Lazio e la Campania.

A Bologna visse il pittore Francesco Albani (17 agosto 1578 – 4 ottobre 1660), le cui opere sono esposte nei più noti museo del mondo, in Spagna e in Russia, oltre che a Bologna e a Roma.

Nel 1700 venne eletto Papa, con il nome di Clemente XI, il Cardinale Giovanni Francesco Albani (Urbino, 23 luglio 1649 – Roma, 19 marzo 1721), 243° papa della Chiesa cattolica, sulla quale regno dal 1700 fino alla morte, lasciando nella Città eterna numerose testimonianze di arte e cultura.

In Campania gli Albani si insediarono a Nocera Superiore, frazione Pecorari, in un fabbricato prestigioso proprio di fronte alla chiesa parrocchiale di San Pasquale.

In quel fabbricato furono ospitati, nel tempo, principi e regnanti, ultimo il Re Vittorio Emanuele III di Savoia.

Ultimo discendente è stato Giovanni Albani, figlio di Carlo, nome che ha ereditato l’arch. Carlo Albani, fratello della defunta Genoveffa, della quale si piange la dipartita.

La prof.ssa Genoveffa era nata a Pecorari nel 1938, era diventata insegnante elementare, aveva conosciuto William Pagano di Roccapiemonte, anch’egli insegnante, che aveva sposato.

Dal matrimonio sono nati due figli, Giovanni, noto avvocato, e Marcello, insegnante di scienze motorie e di sostegno.

I due fratelli hanno sposato due sorelle, originarie di Corbara, Maria, docente dell’Istituto Professionale di Nocera Inferiore, e Colomba, musicista e docente di musica presso l’Accademia Musicale di Frosinone.

La defunta Genoveffa, e il pure defunto marito William, sono stati il fulcro intorno al quale si è estesa la famiglia, arricchitasi di due nipoti, William e Domenico.

Genoveffa Albani si è distinta sia per la passione con la quale ha insegnato, testimoniata da numerosi allievi che hanno reso omaggio alla sua salma, sia per le opere pie e religiose alla quale si è lungamente dedicata, specialmente presso la Basilica di Materdomini di Nocera Superiore, lasciando un vuoto incolmabile anche in quella Comunità monastica, come ha testimoniato nella omelia funebre l’attuale Presidente del Terz’Ordine Francescano.

A tumulazione avvenuta, giungano ai familiari le vive condoglianze di questo giornale, della quale la famiglia è assidua lettrice.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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