Paestum, domenica prossima al Museo Archeologico si va a tavola con gli antichi Romani
Domenica prossima 20 gennaio, alle ore 16,00, nella “cella” del Museo di Paestum, si terrà la presentazione del saggio storico “A tavola con gli antichi Romani – Storia, aneddoti e tante ricette per scoprire come mangiavano i nostri antenati culturali”, scritto dal divulgatore storico Giorgio Franchetti con la collaborazione dell’archeo-cuoca Cristina Conte e delle due archeologhe, la dott.ssa Chierici della Soprintendenza Archeologica della Liguria, che ha scritto una delle schede di approfondimento, dedicata al famoso “coltellino multiuso” romano ritrovato ad Albintimilium e la dott.ssa Tamburro che ha scritto una scheda a proposito del Regimen Sanitatis Salernitanum.
«Quando andiamo all’estero a visitare luoghi e incontrare culture diverse dalla nostra integriamo la visita turistica con esperienze enogastronomiche, con l’assaggiare piatti tipici locali in altrettanto tipici ristoranti – dichiara l’autore Franchetti – Questo perché naturalmente non si può prescindere, nella conoscenza di un popolo, o di una cultura, dall’approfondimento delle sue abitudini a tavola, dei suoi rituali domestici, dei modi di vivere la convivialità e dal rapporto col cibo; espressione indiretta di alcuni importantissimi aspetti sociologici. E questo vale tanto per un popolo, o una cultura, tutt’ora viventi quanto per un popolo in pratica estinto, come quello romano. Per questo conoscere il modo di vivere il cibo da parte degli antichi Romani ci permetterà di conoscere meglio chi fossero i nostri antenati culturali».
Questa presentazione sarà un’occasione per fare un viaggio virtuale nel passato e scoprire quali erano le abitudini a tavola dei Romani, quanto spendevano per fare la spesa, a che ora mangiavano, se mangiavano sempre sdraiati, se c’erano dei sommeliers già all’epoca, e tantissimo altro ancora. Con l’ausilio di un videoproiettore e di tante incredibili immagini in un’ora o poco più il pubblico scoprirà come avrebbe mangiato una sera a casa di Cicerone e quanti pani facevano i Romani, e per quale ragione.
Al termine della presentazione, arricchita da tanti aneddoti legati alla vita quotidiana dei Romani raccontati dalle fonti antiche, dai muri di Pompei e dall’epigrafia antica, ci sarà la possibilità di assaggiare una serie di pietanze ricostruite in base ad alcune ricette contenute nel volume e riportate in cucina dalle abili mani dell’archeo-cuoca Cristina Conte, che ha passato anni a studiare e ricreare le ricette di Varrone, Catone, Apicio e Columella. Nel libro ce ne sono 124, tutte ricreate per poter essere realizzate oggi, con facilità, nelle nostre cucine moderne.
«Dopo tanti anni di esperienza come cuoca – dichiara Cristina Conte – ho cominciato ad interessarmi di cucina antica leggendo casualmente uno scritto di Apicio e ho subito avuto la curiosità di ricreare quegli antichi sapori, di ricreare questi archeo-piatti, per scoprire come avrei mangiato una sera a cena a casa di un romano. E’ stato, ed è tutt’ora perchè il mio viaggio di ricerca e sperimentazione continua, una sorta di scavo archeologico, alla scoperta degli ingredienti raccontati e del modo di utilizzare materie prime e spezie, per mettermi ai fornelli e per far rivivere questi antichi sapori dimenticati».
La presentazione e la degustazione sono incluse nel biglietto di ingresso al Parco, nel biglietto annuale Paestum Mia e nella card Adotta un blocco.