Sabato sera nell’ambito della “Notte dei Musei” a Paestum si parlerà della “verità nell’arte”, invece, per il successivo lunedì 23 maggio è previsto il via ai lavori di ristrutturazione nella sala “Mario Napoli” che ospita la tomba del Tuffatore, testimonianza unica della pittura e della ricerca della verità ultima nel mondo greco del V sec. a.C.
La lastra di copertura, che rappresenta un giovane che si tuffa nel mare quale simbolo del viaggio dalla vita all’al di là, è attualmente esposta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli nella Mostra “Mito e Natura”.
Il progetto di restauro della sala comprende sia l’interno sia la fontana di Carlo Alfano, realizzata nel giardino esterno antistante la sala per creare un dialogo tra arte antica e moderna.
“È un progetto emblematico per il corso del Parco Archeologico di Paestum” spiega il direttore Gabriel Zuchtriegel “non puntiamo su grandi opere, ma su una attenta riqualificazione e valorizzazione dell’immenso patrimonio archeologico, storico-artistico e paesaggistico che caratterizza Paestum. La stessa filosofia guiderà i lavori che andremo a realizzare con i fondi PON e quelli che faremo nell’ex stabilimento Cirio grazie al finanziamento Cipe”.
Il restauro della sala Mario Napoli è stato possibile grazie a una donazione di Antonio Palmieri della Tenuta Vannulo.
“Un effetto positivo della riforma del Ministro Franceschini” sostiene Zuchtriegel “in quanto l’autonomia speciale concessa al Parco Archeologico di Paestum e la legge Artbonus creano nuove possibilità per coinvolgere donatori e sponsor”.
Per realizzare i lavori di restauro la Sala rimarrà chiusa per circa 2 mesi.