Nocera Superiore, la palatella: il panino in onore della Madonna di Materdomini
Nell’Agro Nocerino-Sarnese nella notte a cavallo tra il 14 e il 15 agosto è tradizione mangiare la palatella in onore della Madonna di Materdomini a Nocera Superiore. E’ più di un semplice panino, una tradizione che si rinnova di generazione in generazione.
La leggenda narra che la Vergine apparve in sogno a una contadina di nome Caramari, invitando i fedeli a scavare in un punto ben preciso, sotto a una quercia: proprio lì sepolto fu ritrovato il quadro di una Madonna con bambino e così, nel 1061, fu eretta la basilica in suo onore. A visitare il Santuario, ogni anno, si recano numerose persone provenienti da ogni punto della regione Campania e non solo.
Fra preghiere, bancarelle dei venditori di per’ e ‘o musso e danze tradizionali, i pellegrini gustano la palatella con la ‘mpupata. Si tratta di un piatto povero della tradizione contadina, preparato con un filone di pane dalla forma particolare: le estremità sono due nodi che lo rendono simile a una caramella.
Originariamente alla vigilia dell’Assunzione non si mangiava carne: i contadini in pellegrinaggio verso il Santuario portavano con loro questa pagnotta, farcita con due semplici ingredienti: melanzane sottaceto condite con origano, aglio, olio e peperoncino e alici di Cetara sotto sale. Ancora oggi la palatella tradizionale viene preparata in questo modo. E per accompagnarla vino con le percoche ‘o mellon e fuoc, ovvero l’anguria.
15/08/2020 – By Nino Maiorino – Da qualcgehe anno tanti hanno sostituito l vino la birra ghiacciata, uns ulteriore goduria. Ma Quest’anno causa pandemia la tradizionale festa di ferragosto a Materdomini e’ stata soppressa, la “mpupata” non e’ stata fatta e non ci sono le carovane che vanno ad onorare la Madonna e poi a fare festeggiamenti sul sagrato. Una tristezza.