Nasce il Provolone del Monaco che aiuta il reinserimento in società delle fasce deboli
Marchiato il primo “Provolone del Monaco Dop” della Fattoria Zero di Pimonte. Un momento storico per la storia del formaggio stagionato più importante della Campania, per la prima volta a realizzare (sei mesi fa) e marchiare il prodotto al termine della fase di stagionatura minima prevista dal disciplinare di produzione è stata la comunità che si occupa del recupero e del reinserimento in società di ex tossicodipendenti, ex detenuti e disagiati mentali.
Fattoria Zero “rinascere con gusto” sovrintende a due cooperative sociali. Maria Fanelli Amarsi & Vivere che si occupa di curare la stalla dei bovini di razza agerolese indispensabili per ottenere il latte giusto e Primavera Piccola Cooperativa Sociale che invece si occupa dei lavori che riguardano la caseificazione. Oltre al Provolone del Monaco Dop infatti si produce il caciocavallo, il Riavulillo oltre a prodotti innovativi come il formaggio Primavera e lo Stracchino Taleggio.
Raffaele Troiano della cooperativa Maria Fanelli non nasconde la soddisfazione: “Un momento emozionante, finalmente siamo riusciti ad arrivare alla marchiatura. Essendo una comunità terapeutica per tossicodipendenti, la nostra mission è di cercare di dare un mestiere ai ragazzi che fanno un percorso terapeutico all’interno della nostra struttura. Siamo partiti da una stalla e siamo arrivati alla trasformazione del latte del bovino agerolese nel formaggio più importante della regione Campania”.
Gestione della stalla, produzione di latte e trasformazione, tanti lavori diversi: “I nostri giovani così hanno pi opportunità. Possono imparare più di un mestiere. Abbiamo un maestro casaro che si chiama Donato che ci aiuta nella trasformazione e due collaboratori che sono loro gli addetti a formare i ragazzi, insegnando loro le tecniche e i trucchi del mestiere per arrivare al prodotto finito. L’attività deve essere qualcosa che rimane nei cuori dei ragazzi è fondamentale che imparino che il lavoro può fare uscire dai problemi”.
Un volto nuovo per il Provolone del Monaco Dop: “Non solo economia ma anche sociale –spiegano il direttore del Consorzio di Tutela Vincenzo Peretti e il presidente Giosuè De Simone- grazie all’operato di queste cooperative sociali. Tutelano la razza agerolese allevando e occupandosi dei bovini e del loro benessere. Producono il latte che poi passano all’altra cooperativa che si preoccupa di trasformarlo e commercializzarlo. Una filiera piccola e perfetta che coniuga tutti i temi necessari al benessere comune”.