La Biblioteca nazionale di Napoli partecipa alle celebrazioni del 60° anniversario dei “Trattati di Roma” con la mostra “Roma 1957″, che viene inaugurata domani 29 marzo -alle ore 17 – da Guido D’Agostino, Presidente dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, e Francesco Mercurio, direttore della Biblioteca.
In esposizione giornali dell’epoca, testi , documenti originali e foto che aiutano a riflettere sul passato ed a fare il punto su quale Europa e quale integrazione si intende scegliere per il futuro.
” Il 60° anniversario cade in uno dei momenti più difficili del processo di integrazione europea, aggredito da contrapposte spinte, che guardano più a risultati immediati che a prospettive di più lungo periodo. In qualche modo sembra che abbiamo smarrito quelle idealità che erano alla base della costruzione dell’integrazione europea -commenta Francesco Mercurio- La mostra documenta la memoria del lungo processo per costruire l’integrazione,
racconta la storia delle donne e degli uomini che hanno lavorato per costruire l’Europa contribuendo a far conoscere lo spirito di pace, di unità, pari opportunità e rispetto dei diritti umani che ha animato il loro operato.
“Insomma: riflettere sul passato, – conclude Mercurio- per comprendere meglio il nostro presente e, magari, ritrovare il filo rosso dei padri fondatori per correggere il percorso, sempre più faticoso, verso l’integrazione morale, civile e politica delle diverse culture europee”.
Il percorso espositivo parte dagli anni 50 e ricostruisce gli albori del processo di integrazione europeo.La firma dei trattati è documentata dalla storica Gazzetta Ufficiale che riporta la loro pubblicazione e dalle foto scattate per l’occasione. Accanto i giornali napoletani Il Mattino e Il
Roma del 25 marzo 1957, giorno in cui furono firmati a Roma i trattati istitutivi del MEC (Mercato Comune Europeo) e dell’EURATOM (Comunità europea dell’energia atomica) e le foto dei firmatari italiani, l’ On.Antonio Segni (Presidente del Consiglio) e l’On.Gaetano Martino (Ministro degli Esteri).
In mostra anche il decreto del Presidente della Repubblica Gronchi che conferisce ai parlamentari la facoltà di firma per l’Italia.
L’avvenimento riportò un grosso eco internazionale come traspare dagli articoli dei settimanali Life e Time e da quelli del New York Times. Chiude la mostra uno spaccato dell’Italia nel 1957 illustrato attraverso le belle immagini dei rotocalchi dell’epoca, locandine, copertine di canzoni in voga e documenti di vario genere.
La mostra (ingresso libero)resta aperta fino al 18 aprile (feriali ore 9,00-18,00 ; sabato ore 9,00-13,00).