Montecorvino Pugliano, è ancora guerra tra Comune e la casa di riposo del Gruppo Sica
La casa di riposo del Gruppo Sica di Montecorvino Pugliano ancora sotto il mirino dell’Aamministrazione, quella comunale. Secondo il sindaco di Pugliano e l’architetto Gerardo Cerra, infatti, la struttura sanitaria di Pugliano non avrebbe le carte in regola.
“Ma è ormai uno scandalo sotto gli occhi di tutti questa persecuzione burocratica” dichiarano dall’amministrazione del Gruppo Sica .
“Quando il sindaco cercò di venderne i locali -continuano- non risultavano irregolarità alcune; ora invece ci si appella a cavilli pur di dismettere un’impresa che invece è il fiore all’occhiello del settore nel salernitano Ora che il Gruppo non ha più acquistato tali locali sono cominciate le persecuzioni. Esiste invece un contratto regolarmente registrato alla Conservatoria di Eboli di quarant’anni più quaranta di fitto e stipulato nel 2001; sempre pagato. Le case di cura Sica infatti da venticinque anni sono sempre all’avanguardia nella cura degli anziani e dei disabili”.
“Ma purtroppo con queste Amministrazioni è sempre più difficile fare impresa ed economia per il territorio” dichiara ancora il portavoce del Gruppo Sica, che, con il legale professor Andrea Di Lieto annunciano stavolta un pugno di ferro determinante contro tali incompetenze burocratiche, anche perché “c’è puzza di propaganda elettorale ora che il sindaco, giunto quasi al termine del proprio mandato, non sa più a cosa appellarsi per farsi pubblicità”.
Il gruppo Sica pertanto cita in giudizio il sindaco Di Giorgio e l’architetto Gerardo Cerra per un milione di euro per risarcimento danni patiti di immagine ed economici.
La struttura è in piena attività e non conosce crisi nonostante questo tentativo di attacco istituzionale anni fa non sia andato a segno e nonostante un sospensione di due mesi ordinata dal comune rientrata grazie alla trasparenza delle autorizzazioni che il Gruppo Sica vanta da sempre.
Il Comune ha chiesto la rescissione del contratto ma i legali del gruppo annunciano una battaglia legale già scontata e vinta da Sica.