La Villa Romana Marittima di Minori è un vero gioiello archeologico per la vastità della sua superficie e per la genialità dei suoi costruttori.
L’esistenza della Villa fu intuita dallo storico locale Luigi Staibano nel 1874, mentre la scoperta fu fatta fortuitamente nel 1932, alcuni ambienti erano utilizzati come cantina. Nel 1934 furono effettuati i primi scavi ad opera dell’archeologo Amedeo Maiuri che la classificò come residenza estiva di patrizi romani o di ricchi liberti. Nel 1954, la villa fu sommersa dall’alluvione che colpì Minori e la Costa Amalfitana, e per la seconda volta i resti furono riportati alla luce liberando l’intera area dal fango e dai detriti alluvionali.
La Villa, disposta secondo una direttrice pressoché nord-sud, mantiene integri gli ambienti del pian terreno: l’eccezionale stato di conservazione di questi ambienti, per la presenza delle volte, è senza dubbio uno dei motivi di maggior importanza del complesso archeologico. L’ambiente a ovest del triclinio-ninfeo presenta una volta a vela che è il più antico esempio conosciuto.
La Villa Romana di Minori è più grande di quelle ritrovate sull’isola de Li Galli e a Positano, ma non ha avuto nel corso dei decenni l’attenzione che meritava, infatti, il monumento per la bellezza e per l’importanza doveva essere trainante per l’economia locale. Non sempre questo si è verificato e molte dei suoi affreschi, stucchi, mosaici hanno subito l’onta del tempo a causa di infiltrazioni d’acqua.
Già l’architetto Giulio Pane dell’Università Federico II di Napoli, autore di un’approfondita opera di Ricognizione sull’edificio (incarico affidatogli negli anni ‘80 dal Provveditorato alle Opere Pubbliche) evidenziava le gravi condizioni di degrado e proponeva uno schema d’intervento che consentisse di avviare a soluzione alcuni gravi problemi che affliggevano la Villa Romana. Sono passati molti anni da allora, ma le limitatezze economiche e finanziarie hanno impedito un restauro duraturo dell’antico complesso archeologico.
Finalmente dopo tanto “letargo”, per la Villa Marittima Romana si apre una stagione di rinnovata attenzione, infatti, ha preso il via la progettazione per il restauro e recupero a cura della Soprintendenza di Salerno e Avellino della Villa Romana di Minori, in seguito al conferimento da parte del Ministero dei Beni Culturali (MIBAC), di un finanziamento di 4.950.000,00 di euro con il quale sarà possibile effettuare una serie di indagini approfondite mirate a risolvere le maggiori criticità della Villa, per poi procedere al primo stralcio di un restauro estensivo che darà al complesso monumentale una nuova vita.
Un’occasione storica per la Villa, dopo che nel corso degli anni, a fasi alterne, le varie Amministrazioni Comunali, l’azione continua della Pro Loco di Minori, iniziata già con l’ultradecennale impegno dello storico Presidente Avv. Pasquale Ruocco, le numerose manifestazioni culturali hanno svolto una funzione di stimolo alle istituzioni per assicurare al complesso archeologico le cure necessarie al suo mantenimento, conservazione e recupero.
Continua oggi la promozione del complesso termale creando sinergia con il mondo della Scuola, infatti, il Liceo Artistico Statale Sabatini-Menna di Salerno e la Pro Loco di Minori hanno stilato il Progetto PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) “La villa romana di Minori – Insieme per valorizzare il sito archeologico”.
Il progetto ha preso il via il 16 e il 19 del corrente mese con le prime due lezioni, della durata di due ore, svolte in Dad (Didattica a distanza) dalla Pro Loco di Minori, che è anche sede operativa dell’Unpli Provinciale, rappresentata dal Presidente Giuseppe Apicella e da Mario De Iuliis Consigliere Nazionale dell’Unpli.
La Dott.ssa Rosalia Martucci del Consiglio Direttivo della Pro Loco di Minori e dalla dottoranda in archeologia Lorenza Langella (già diplomata al Liceo Artistico Sabatini-Menna) nella prima lezione hanno relazionato sul tema “Le ville marittime di età romana in costiera amalfitana e sorrentina”, con focus sulla Villa Marittima Romana di Minori.
La seconda lezione: “Conoscere Minori e il suo territorio” è stata tenuta dal Prof. Salvatore Farace.
Il Progetto continua nel mese di maggio con altre tre lezioni in Dad aventi come tema il restauro archeologico.
La proficua sinergia tra mondo della Scuola e Pro Loco di Minori ha visto coinvolti, la preside del Liceo Artistico Sabatini-Menna Dott.ssa Ester Andreola e i docenti Giuseppe Mollo, Elisabetta Elefante e Paola Capriolo. (foto fornite dalla Pro Loco di MInori)