Il Covid e le assurde vessazioni: off limits il lungomare di Salerno
Ieri, e pure oggi, così come in tutti i fine settimana fino a nuova disposizione, il lungomare di Salerno e la villa comunale sono stati interdetti ai cittadini per contrastare la diffusione del coronavirus, evitando gli assembramenti.
E così, anziani, bambini, famigliole, non possono godere la passeggiata sul lungomare in queste bellissime giornate dell’estate di San Martino.
Un’assurdità, ma anche una cattiveria. Oltre che una disposizione inutile e dannosa, perché gli assembramenti alla fine ci sono stati al Corso e ai Mercanti, ma anche il lungomare di Torrione-Pastena-Mercatello, dove i salernitani alla fine si sono riversati non potendo godere del loro meraviglioso lungomare, quello storico e centrale, vicino ai palazzi del potere.
A firmare l’ordinanza di divieto è stato il sindaco di Salerno, l’architetto Vincenzo Napoli, il quale, forse il solo, ha pedissequamente seguito il suggerimento del governatore Vincenzo De Luca, che consigliava di vietare l’accesso ai lungomari.
“Decisione dettata più dall’obbedienza che da scelte razionali -scrive in un post durissimo Fausto Martino- Questa vicenda, in sé banale, la dice lunga sullo stato di soggezione del c.d. primo cittadino e su come, pur di mostrarsi obbediente, sottoponga i suoi amministrati ad inutili vessazioni. Spiace doverlo dire, ma è un sindaco a potestà limitata”.
Federico Paolino è sulla stessa lunghezza d’onda e non ci gira attorno: “Avrei qualche dubbio anche sul corretto uso del termine “sindaco di Salerno”. Forse più esattamente vicesindaco di qualcun altro”.
Maurizio Russo nel suo commento non è da meno con un bel gioco di parole: “Il Sindaco Napoli sempre pronto ad accontentare il boss di Napoli, a differenza del sindaco di Napoli”.
“Chiudere il lungomare è una idiozia -argomenta nel suo commento Giuseppe Tafuri- Bastava imporre le distanze ai passanti. Stare all’aria aperta sotto i raggi del sole non può far che bene. Fare una passeggiata, guardare il mare, il panorama dei monti Lattari, ecc., son cose che rafforzano la salute e lo spirito, a meno di assembramenti da festa di San Matteo. Come ci siamo potuti rincitrullire così… . Ovviamente le chiusure sono facili a farsi, mentre istituire una valida medicina del territorio e incrementare le terapie intensive è molto più difficile. Il covid-19 è una influenza con una mortalità moltiplicata per 3 più o meno: è quindi una cosa seria ovviamente, ma non è la peste bubbonica o il vaiolo. Forse non tutti sanno che la normale influenza fa circa 10.000 morti indiretti l’anno e qualche volta ne ha fatti anche 15.000. Non esiste malattia infettiva che non provochi una certa % di mortalità. È sempre stato così. L’importante è saperlo, provvedere a prendere misure e continuare a vivere”.
Giovanni Ventre commenta sconsolato: “Ordinanze prese sull’onda emotiva che non hanno alcuna ragionevolezza.
Fra poco ci diranno di non respirare? Così saremo sicuri al 100% di non introdurre il virus?”
“La chiusura del Lungomare -denuncia invece Giulia Trucillo- è un atto irricevibile. Bisogna multare chi si comporta male, non penalizzare la gente perbene che rispetta la regole. E ancora una volta a risentirne sono soprattutto i più piccoli…”.
E mentre a Salerno si chiude il lungomare per ubbidire a De Luca, nella vicina Vietri sul Mare, come altrove, non viene prevista alcuna ordinanza di chiusura, anzi.
“Abbiamo ritenuto inopportuno chiudere il lungomare e la spiaggia -scrive infatti in un post il sindaco di Vietri sul Mare Giovanni de Simone- proprio per evitare assembramenti sulla zona costiera da parte delle persone che inevitabilmente si sarebbero riversati sul nostro territorio”.
“L’individuazione della zona gialla della nostra regione -argomenta il Sindaco vietrese- non comporta limitazione alla mobilitazione tra comuni della provincia, pertanto più che intercludere delle zone facendo affollare delle altre, abbiamo incrementato i controlli tramite la Protezione Civile, l’ Arma ed i Vigili urbani che intimavano di utilizzare la mascherina e di non assembrarsi”.
Insomma, dalla piccola Vietri arriva una bella lezione di buon senso, di civiltà e di autonomia politica e di pensiero al sindaco di Salerno.