Eboli, attentato al sindaco Cariello: la solidarietà dei consiglieri comunali di maggioranza e degli assessori
“Se sarà confermata l’ipotesi di un atto doloso, esprimiamo ferma condanna per la notizia dell’incendio dell’auto di Massimo Cariello, un vigliacco attentato subito dal sindaco di Eboli, che però non fermerà l’azione di chi, al governo della città, è impegnato giorno dopo giorno nel ripristino delle regole e della legalità”.
Così principia il comunicato stampa di solidarietà al primo cittadino di Eboli Massimo Cariello diffuso dai consiglieri comunali di maggioranza e dagli assessori.
“Siamo al fianco del primo cittadino -continua la nota- cui rivolgiamo i sentimenti di solidarietà sentita di chi collabora con lui quotidianamente in un’azione di crescita di Eboli. Sbaglia chi immagina che un atto vigliacco come quello della notte scorsa, che dare fuoco alla vettura del primo cittadino possa frenare l’azione innovatrice del suo governo e la spinta al perseguimento della legalità che contraddistingue la sua maggioranza”.
“Il sindaco Cariello ed i consiglieri di maggioranza -si legge ancora- non si fermeranno nella ricerca del rispetto delle regole. Partiti e gruppi consiliari di maggioranza proseguiranno, al fianco del sindaco Cariello, nell’azione di recupero della trasparenza e delle regole con maggiore coraggio e determinazione, sapendo di avere quale riferimento un sindaco che da sempre è impegnato su queste tematiche, senza fare sconti a nessuno, senza dare spazio a piccole e grandi illegalità che finiscono per ripercuotersi sui cittadini onesti”.
“Oggi più che mai -conclude il comunicato stampa- siamo al fianco del nostro sindaco, in un momento difficile, sapendo di interpretare anche i sentimenti dei cittadini onesti, che fortunatamente sono la stragrande maggioranza degli ebolitani e che vedono il sindaco Massimo Cariello quale garante della legalità ad Eboli. Auspichiamo che sia fatta luce piena sull’episodio, da parte nostra forniremo ogni notizia e qualsiasi rilievo possano dare un contributo alle autorità per la ricerca dei responsabili”.