Covid, la testimonianza di “emigrante” del vaccino: all’open day di Salerno per la terza dose
Covid, la testimonianza di “emigrante” del vaccino: all'open day di Salerno per la terza dose
Riceviamo da una lettrice e volentieri pubblichiamo:
Spettabile Redazione,
vorrei portare la mia testimonianza di “emigrante” del vaccino.
Per effettuare la terza dose, infatti, in considerazione delle lunghe file di attesa, della totale disorganizzazione, della mancanza di informazioni certe presso i centri vaccinale di Cava de’ Tirreni, ho aderito via piattaforma Sinfonia all’open day al cinema Augusteo a Salerno.
Bene, convocata in una data precisa ed ad un’ora precisa, mi sono recata presso il Centro vaccinale di Salerno.
Già prima dell’ingresso ho subito notato la presenza di numerosi volontari della protezione civile, ben riconoscibili per il giubbotto giallo e soprattutto attenti a fornire spiegazioni ai cittadini.
Ho potuto immediatamente avere conferma dell’avvenuta prenotazione e mi è stato dato un numero progressivo e sono stata fatta accomodare all’interno della sala un tempo adibita a cinema. Lo spazio ben diviso in due aree per chi attendeva la somministrazione del vaccino e chi aveva già fatto il vaccino ed era in attesa del certificato vaccinale.
Pochi minuti e sono stata chiamata insieme ad altre quattro persone. Ancora qualche minuto in una fila ordinata ed è stato il mio turno per l’accettazione, poi in un altro ambiente un breve colloquio con il medico per l’anamnesi e quindi subito la somministrazione.
Da lì l’uscita nella sala nell’area riservata al tempo di osservazione post vaccino e quindi la consegna da una gentile ed efficiente volontaria del certificato vaccinale.
Tutto in non più di trenta minuti.
A Cava, purtroppo, avrei atteso delle ore. Magari in piedi, all’aperto e senza ricevere informazioni chiare.
Possibile mai che noi cavesi dobbiamo andare a Salerno, a Nocera, a Corbara per fare un vaccino?