Coronavirus, De Luca: “Per inizio maggio la fase discendente. In Campania, senza ammuina, è stato fatto un miracolo per gli ospedali”
Come era prevedibile crescono i contagi al Sud. Per quanto riguarda la Campania è stato registrato una presenza tra i contagiati di soggetti più giovani rispetto alla media nazionale. “Credo che sia in parte dovuto all’ondata di rientri che abbiamo avuto dal nord due settimane fa”, ha evidenziato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso del consueto video settimanale.
“Contiamo di avere il picco dei contagi e l’inizio della curva discendente fino alla somma zero tra fine aprile e inizio maggio. Abbiamo registrato in questi giorni dei rilassamenti che sono intollerabili. Ho dovuto chiedere l’invio di altre 300 unità delle forze armate per la Campania, a sostegno delle forze di polizia nel controllo del territorio. Abbiamo troppe realtà nell’area metropolitana della regione nelle quali c’è, ancora oggi, una disinvoltura che fa paura”, sono le parole del governatore che ancora una volta ha ricordato che la priorità in questo momento storico è la vita delle persone. “Più siamo rigorosi in un periodo di tempo e prima usciamo da questo calvario. Più siamo disinvolti e più durerà mesi e mesi. Se non stringiamo i denti per dieci giorni rischiamo di dover tenere i bambini a casa a giugno e luglio”.
De Luca ha poi riferito i dati registrati ieri in Campania ieri: 221 nuovi contagi per una cifra complessiva di 2677 persone contagiate. “Abbiamo raddoppiato la quantità di tamponi fatti, siamo quasi a 20mila totali”, ha puntualizzato.
Dal Governatore è giunto un invito ai cittadini a non ascoltare – riferendosi alle notizie di vario genere, spesso prive di fondamento, dalle quali siamo quotidianamente bombardati- “questa valanga di frottole che ci cadono addosso. Siamo contornati da persone che sono informate su tutto, che hanno sempre le proposte decisive su tutto. Sono, come diceva Bertrand Russell, solo movimenti nati per favorire il sorgere del sole. Inutili. Pensiamo a lavorare con serietà”.
De Luca ha spiegato che nei dati della Campania sono state rilevate alcune punte preoccupanti: 53 contagi a Sant’Anastasia, 40 a Torre del Greco, 24 ad Afragola e Casoria. “Ho chiesto al Prefetto di Napoli di mettere in piedi un intervento di particolare fermezza in questi comuni. Non possiamo correre il rischio di veder sorgere dei focolai”.
Il presidente ha poi rassicurato dicendo che nel complesso il dato campano si mantiene in linea con le previsioni. “Se non avessimo avuto le due zone rosse in quarantena, Sala Consilina e Ariano Irpino, oltre che alcuni risultati particolarmente pesanti nelle residenze per anziani, noi oggi saremmo molto al di sotto di questi dati”.
“Siamo in una situazione di assoluta tranquillità perché stiamo governando sulla base di numeri che già conoscevamo una settimana fa”.
Una notizia positiva registrata da De Luca è che a fronte dei 2.677 pazienti non sono cresciuti i ricoveri in terapia intensiva. E’ molto probabile che il virus nel corso dei passati 40 giorni abbia in qualche modo perduto una parte della sua aggressività. “Registriamo alcuni miracoli che abbiamo fatto. Siamo riusciti in due/tre settimane ad avere una palazzina dedicata alle terapie intensive al ‘Moscati’ di Avellino; si sta realizzando al ‘Da Procida” Di Salerno un ospedale dedicato al covid-19; a Boscotrecase stanno per terminare i lavori per un ospedale dedicato; il ‘Loreto Mare’ è stato completamente convertito. Stiamo realizzando un ospedale modulare per 120 posti di terapia intensiva tra Napoli, Caserta e Salerno. In altre parti d’Italia hanno realizzato degli ospedali in 15 giorni. Noi li realizzeremo in 10 giorni senza fare ammuina”, è stata la stoccata del governatore De Luca che ha poi spostato l’attenzione suul’Ospedale “Cotugno” di Napoli: “Abbiamo dovuto sapere dai giornali americani che abbiamo in Campania l’eccellenza mondiale nella cura del coronavirus. Quelli che la mattina si alzano a sproloquiare perché non hanno niente di meglio da fare, se lo dimenticano, ma abbiamo anche queste realtà. Così come abbiamo uno di quei pochi farmaci che hanno prodotto risultati utili a risolvere casi complessi di contagio”.
E ancora De Luca ha menzionato l’accordo andato in porto con alcune cliniche private convenzionate e istituti religiosi che hanno permesso di avere a disposizione altri 3.600 posti letto. “E’ un miracolo, non era assolutamente scontato che ad oggi ci fosse un’assoluta tranquillità per quanto riguarda la possibilità di ricovero e l’uso di terapia intensiva. Non ci saranno le situazioni di Brescia, Bergamo, Piacenza, Cremona”.
Ad oggi, ha spiegato De Luca riguardo il materiale richiesto alla Protezione Civile, si registra una criticità riguardo le forniture: su 400 ventilatori polmonari chiesti ne sono arrivati 41. Chiesti 5.000 caschi per l’ossigenazione, non ne è arrivato alcuno.
Infine un ammonimento riguardo la prossima Pasqua: “Ci avviciniamo al periodo pasquale. Faccio un appello affinché non ci siano assembramenti per attività religiose. Ricordo l’inquinamento dell’intera zona del Vallo di Diano per due cerimonie religiose a Sala Consilina e ad Atena Lucana. Vi prego di avere il massimo rispetto per le ordinanze fatte. La priorità è evitare assembramenti che determinino nuovi focolai di malattia”.