Cava, sulle politiche sociali nuovo attacco dell’ex assessore Enrico Bastolla al sindaco Servalli
Enrico Bastolla torna a pronunciarsi nei confronti dell’Amministrazione comunale metelliana. A finire nel suo mirino, questa volta, il Reddito di Inclusione (REI).
Il Reddito di Inclusione è una misura nazionale di contrasto alla povertà, predisposto con il supporto dei servizi sociali del Comune di residenza. Il progetto si compone di due parti: un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta REI) e un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà.
Bastolla, che nell’ultimo periodo del suo assessorato si è occupato delle Politiche Sociali, principia dicendo che la sua attenzione alla materia non si è spenta all’indomani dell’abbandono, da lui ritenuto “sofferto ma necessario”, dell’assessorato preposto a questo ramo.
“Oggi le famiglie cavesi sulla soglia della povertà, che possono accedere a tale misura sono circa cinquecento. Durante il mio percorso ero riuscito a sensibilizzare una ventina tra aziende locali ed imprese, disponibili con atti concreti alle proposte di inserimento lavorativo e/o ai progetti di sussidiarietà e prossimità per tali famiglie – prosegue nel suo discorso l’ex assessore del PD – l’obiettivo principale era quello che tali famiglie potessero accedere a un progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativa. Ovviamente tutto ciò non è accaduto, si è interrotto ”.
Bastolla affonda il coltello nella piaga e accusa il sindaco, Vincenzo Servalli, di tali disguidi: “I tempi si sono allungati di molto, proprio perché il sindaco non si è messo ancora a lavoro sul serio su questa importante tematica, non ha posto rimedio alla “vacatio” assessoriale e, imperterrito, continua ad accentrare sulla sua persona più deleghe”.
Infine, pone una domanda: “Difficile trovare una figura operativa come me, oppure si preferisce una persona, politicamente schierata con la destra, incapace di gestire e la sicurezza e la stabilità della maggioranza? Quando si passa dalle parole ai fatti? Quando s’incomincerà a dare seguito a quella parte del programma elettorale riferita alle politiche sociali della “svolta buona”, “Nessuno resti solo”?
In attesa delle risposte da parte dell’Amministrazione, ci sembra di poter tranquillamente dire che la campagna elettorale per le elezioni del 2020 è aperta, e a dare il via alle danze è un membro sesso del PD cavese, piuttosto che, come avveniva classicamente, dell’opposizione.