Cava, sulla tragedia del ponte Morandi a Genova è scontro tra Pd e Responsabili
La politica metelliana si spacca sui fatti accaduti a Genova. Il torpore che aveva avviluppato il Palazzo di Città e l’opposizione durante il periodo estivo è stato spazzato via da un duro botta e risposta tra Marcello Murolo, del gruppo dei Responsabili per Cava, e Massimiliano De Rosa, segretario cittadino del PD.
E’ di stamane, infatti la risposta a mezzo stampa del Partito Democratico al gruppo di opposizione che nei giorni scorsi aveva espresso la propria condanna nei riguardi della politica nazionale che ha precedentemente governato e che, a loro dire, ha portato alla tragedia che si è consumata nei giorni scorsi.
“L’Intenzione del governo di revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia (per l’Italia!) va condivisa e sostenuta. Non sarà saggio, non sarà prudente, non sarà conveniente per la compagine di governo. Però è giusto. E’ un esempio. Significherebbe che i furbi non vincono sempre. Che, una volta tanto, qualcosa non sara’ come prima”, sono state le parole di appoggio al governo gialloverde di Salvini e Di Maio.
Pronta la replica di De Rosa: “I cosiddetti Responsabili per Cava, nell’ultimo comunicato stampa, affrontano, non una questione locale, ma addirittura una questione di rilevanza nazionale, quale la tragica vicenda del crollo del Ponte Morandi di Genova – esordisce il segretario – di fronte alla tragedia, questo governo giallo-verde non trova di meglio che dividere ulteriormente il Paese in buoni e cattivi, indicando non una soluzione ma un colpevole da dare al popolo, individuandolo nel PD, così, come da 5 anni a questa parte, facendo dimenticare all’opinione pubblica, che la Lega, forza trainante di questo esecutivo, ha dato un contributo determinante nella politica dei governi di centrodestra dell’ultimo trentennio”.
“Quali sono le falsità -continua De Rosa- contenute nel comunicato in questione, che riprende le bugie diffuse dai sostenitori di questo esecutivo? Che la famiglia Benetton, imprenditori di sinistra, ha ottenuto con la compiacenza del governo Prodi, in un clima di connivenza, le concessioni delle autostrade , quindi loro, insieme agli esponenti dei precedenti governi di sinistra, sono i colpevoli del crollo del Ponte Morandi. I “Responsabili per Cava”, così come tutti gli uomini dell’esecutivo e i loro sostenitori, cercando di cavalcare l’onda emozionale, dimenticano volutamente, che il decreto denominato “salva Benetton” è stato votato da Salvini e dalla Lega nel 2008. Da quel momento i soldi dei pedaggi non furono più vincolati alla manutenzione. In definitiva, il governo Prodi aveva legato gli utili agli investimenti per la messa in sicurezza, a maggio il IV governo Berlusconi, appena insediato, cancellò quella norma. Dimenticano i “Responsabili per Cava”, quindi, che l’imprenditore a loro dire di sinistra è stato “salvato”, ”aiutato” dal governo Berlusconi e dai Leghisti di Salvini, cui ha destinato all’epoca € 150.000,00 per la campagna elettorale”.
Continua , poi, rincarando la dose: “Ignorano i “Responsabili per Cava” che il premier Conte è stato consulente di Aiscat e A4, quindi, secondo la loro teoria, anche il nostro premier deve essere annoverato tra gli amici della sinistra? Mentono nel sostenere che la convenzione è stata secretata dal Ministro Del Rio, tutti i contratti sono on line e quella che viene falsamente indicata come una secretazione è frutto di un oscuramento avvenuto a seguito di una diffida di Aiscat che, da società quotata in borsa, diffidò il Ministero dalla pubblicazione dei dati sensibili”.
Riguardo la revoca della concessione, il comunicato termina precisando che: “Va affermato e difeso, senza se e senza ma, lo Stato di diritto, altrimenti avremmo il far west, allo stesso modo, una volta accettata la responsabilità, diretta o in mancata vigilanza, i colpevoli dovranno essere puniti in modo esemplare. Ebbene quello che sorprende e preoccupa è la sicurezza e la certezza con cui il governo e, a questo punto, i “Responsabili per Cava”, abbiano già individuato il colpevole della strage, abbiano fatto un processo sommario e abbiano individuato la procedura per punire i responsabili della strage stessa”.
“Se Conte ritiene lunghi i tempi della GIUSTIZIA – termina il comunicato – proponga una riforma in tal senso; dia vita ad una commissione di inchiesta composta da massimi esperti, che in tempi rapidi, dando ad Autostrade la possibilità di esercitare il proprio diritto di difesa, faccia luce sull’accaduto, poi prenda le decisioni, anche le più difficili, contemperando i costi e i benefici senza ostacolare la giustizia ordinaria. I processi sommari sono tipici dei regimi dittatoriali, il nostro Paese, patria di illustri giuristi, non può consentire salti nel buio, il nostro Paese non può consentire la barbarie”.