Cava, sulla situazione dell’Ospedale il sindaco Servalli incontra il segretario provinciale del Pd Nicola Landolfi
Il sindaco di Cava de’Tirreni Vincenzo Servalli si è incontrato stamani a Palazzo di Città con il segretario provinciale del Pd, Nicola Landolfi,per affrontare la questione dell’ospedale Santissima Maria Incoronata dell’Olmo. L’incontro che è proseguito con una visita, informale, al nosocomio cittadino per fare il punto della situazione con il direttore sanitario, Vincenzo De Paola.
Al centro della discussione le criticità che hanno investito l’ospedale cavese dopo l’attuazione della direttiva europea che, stabilendo il tetto massimo di 12 ore lavorative, ha fatto emergere le grandi problematiche che investono la sanità, non solo regionale ma nazionale.
Di fatto, le difficoltà, che erano ben note ed alle quali nessuno ha posto rimedio, stanno causando una grave emergenza nella copertura dei turni, in particolar modo al reparto di Pediatria e Ostetricia e Ginecologia, fiore all’occhiello della sanità cavese, insignito per ben due anni consecutivi del Bollino Rosa, quale attestazione di professionalità ed efficienza.
“Anche dall’incontro con il segretario Landolfi -si legge nel comunicato emesso dall’Ufficio Stampa del Comune metelliano- è emerso che il consolidamento ed il potenziamento del reparto è una assoluta necessità, atteso un bacino di utenza di circa 92 mila abitanti ed una popolazione, da 0 a 14 anni, di circa 14 mila unità. Inoltre, l’Atto di programmazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, Ruggi D’Aragone, cui fa parte il plesso cavese, ha individuato fin dal 2013, Cava de’ Tirreni quale sede dell’Ospedale della Donna e del Bambino. Peraltro, l’unico primario di ginecologia di tutta l’azienda ospedaliera è quello del reparto cavese”.
“Al segretario Landolfi – afferma il sindaco Servalli – ho spiegato le ragioni che rendono imprescindibile per l’Azienda Ospedaliera la stabilità ed il potenziamento del nostro ospedale, ed in particolare il reparto di ostetricia e ginecologia, oggi in grande sofferenza, per un dato oggettivo: la risposta data ai bisogni di una popolazione che abbraccia tutte le città da Nocera Superiore a Positano che hanno come riferimento il Santissima Incoronata dell’Olmo”.
In conclusione, incontrare Landolfi non è proprio il massimo per risolvere i problemi dell’Ospedale metelliano ed è difficile capire quale sia la sua capacità di incidere, ma di questi tempi e per come è messa la situazione, comunque meglio di niente. Non si sa mai. Almeno da un punto di vista consolatorio.