Cava, sulla Festa di Montecastello botta e risposta tra il sindaco Servalli e la Lega
Un botta e risposta sui social tra il sindaco di Cava de’ tirreni, Vincenzo Servalli, e i coordinatori cittadini della Lega per Salvini, Biagio Manzo e Mario Colucci, ha caratterizzato il colpo di coda della vicenda dei fuochi di Montecastello.
Dopo centinaia di proteste di cittadini metelliani per lo spostamento dello spettacolo pirotecnico dal sabato, come vuole la tradizione, alla domenica, e numerose sollecitazioni all’Ente Montecastello e all’Amministrazione comunale, ieri il Primo cittadino ha fatto alla fine sapere che tutto sarebbe ritornato nei canoni.
Nel dibattito si è inserita la Lega con una serie di rimostranze per l’inerzia – a detta dei membri del partito – che è stata dimostrata dai protagonisti che, (se non fosse stato per la “sommossa” popolare e per l’attenzione data da alcuni media all’argomento, aggiungiamo noi) avrebbero lasciato le cose come stavano e quindi lo sparo dei fuochi al 30 giugno.
A queste dichiarazioni è giunta immediata, e sempre via social, la reazione del sindaco Servalli, il quale ha replicato: “I leghisti a Cava parlano di rispetto delle ‘nostre tradizioni’. I leghisti. Ma la parola vergogna la conoscono?”. Un’affermazione forte e fuori luogo, a cui ormai il Sindaco ci ha abituato nelle sue uscite social, molto più mordaci dell’aplomb che dimostra al di fuori della vetrina web.
A questo punto la Lega ha deciso di replicare ufficialmente con un comunicato stampa che di seguito riportiamo: “Il Movimento Politico Lega per Salvini di Cava, protesta ufficialmente per le espressioni gravemente e ingiustificatamente ingiuriose (peraltro un atteggiamento reiterato) con le quali il Sindaco di Cava de’ Tirreni ha reagito alle critiche formulate contro la decisione (poi modificata) di spostare al 30 giugno i fuochi pirotecnici della Festa di Montecastello.
Il Sindaco di Cava scrive infatti sulla propria pagina facebook. ‘I leghisti. Ma la parola vergogna la conoscono?’.
E’ chiaro che nelle intenzioni di Servalli i leghisti dovrebbero vergognarsi della propria appartenenza politica, di avere cioè aderito ad un movimento legittimato dal voto democratico della maggioranza relativa degli italiani e che a Cava de’ Tirreni, nell’ultima tornata elettorale per il Parlamento Europeo, ha riscosso migliaia di consensi (4424 per la precisione).
Con tali affermazioni il Sindaco di Cava, venendo meno ai propri precisi obblighi di correttezza istituzionale, ha dimostrato di non avere alcun rispetto per le opinioni liberamente espresse dai militanti della Lega e di non voler riconoscere loro quella legittimazione politica che nessuno può negargli.
La scelta del Sindaco di Cava e del partito che egli rappresenta è una posizione pericolosamente oltranzista, che nega in radice i fondamenti della libera contesa tra forze politiche diverse e che rivela inquietanti tendenze autoritarie, evidentemente prese in prestito dal suo capo politico, l’attuale Governatore della Regione Campania.
Si tratta di un atteggiamento incompatibile con il sistema democratico che deve essere censurato e osteggiato da chiunque abbia a cuore la libertà nel nostro paese”.
Restiamo in attesa di vedere se la vicenda avrà un seguito con la replica del Pd cittadino.