Cava, sul passaggio dall’Ausino alla Gori Cava5Stelle lancia un appello alla mobilitazione
Sulla proposta regionale di riorganizzazione del servizio idrico integrato che prevede la riperimetrazione degli Ato e il conseguente passaggio del Comune di Cava de’ Tirreni nell’Ato 3 Sarnese Vesuviano gestito dalla GORI e non più nell’Ato 4 Sele gestione Ausino, il Movimento Cava5stelle lancia un appello alla mobilitazione generale di tutti i cittadini Cavesi e dei responsabili istituzionali in primis al Consigliere Regionale Giovanni Baldi (che in verità, è stato il primo a lanciare l’allarme e a esprimere la sua totale contrarietà, n.d.r.).
“Si esortano anche il sindaco Marco Galdi e la Presidente dell’Ausino Matilde Milite -continua la nota pentastellata- ad esercitare tutte le dovute azioni e pressioni sul Consiglio Regionale e sugli organi decisori affinché sia rivista la scelta ed il comune di Cava resti nel suo ambito di riferimento naturale, il bacino idrografico del Sele Ato 4”.
Cva5Stelle scende poi nel concreto e rileva che “questo spostamento sarà un ulteriore salasso per le tasche dei cittadini cavesi”, in ragione dei “costi molto alti della Gori rispetto all’Ausino”
“La città -denunciano i pentastellati metelliani- ha già pagato un prezzo altissimo e risulta terra di conquista nelle scelte politiche regionali, è ora di dire “basta””.
I Cinquestelle lanciano un appello a “tutti i cittadini cavesi di qualsiasi orientamento politico a mobilitarsi e agire sui Consiglieri Regionali e parlamentari di riferimento a dire NO a questo spostamento del comune di Cava nell’Ato 3 in discussione per mercoledì mattina al Consiglio Regionale”.
“Siamo ancora in tempo -concludono- ma bisogna agire, di Ponzio Pilato e di chiacchiere sine die la città non ne ha bisogno, ma di tutele e garanzie certe”. (foto Angelo Tortorella)