scritto da Redazione Ulisseonline - 02 Aprile 2017 15:02

Cava, sui migranti Fratelli d’Italia avverte Servalli e il PD: “Non costringeteci a fare le barricate!”

“Chiediamo al sindaco Vincenzo Servalli di renderci partecipi delle sue idee e decisioni in merito alla questione dei migranti. Comprendiamo che le decisioni da scegliere sono problematiche e complicate, e proprio in ragione di ciò vorremmo che ci rendesse partecipi in modo da dare il nostro contributo”.

E’ questa la richiesta che è emersa dalla conferenza stampa che è stata indetta stamane da Fratelli d’Italia per fare il punto della situazione sul tema “accoglienza e migranti”.

“Il Sindaco deve assumersi le sue responsabilità riguardo la questione dei migranti che potrebbero arrivare a Cava de’ Tirreni. E’ un fenomeno di dimensioni bibliche che sta creando grande incertezza in città”.

Così esordisce Fabio Siani (nella foto), portavoce cittadino di Fratelli d’Italia, durante la conferenza. Dunque il partito di opposizione chiede a Vincenzo Servalli e alla sua maggioranza chiarezza e trasparenza nelle scelte, e che queste decisioni siano rese note ai cittadini.

“La norma che c’è”, ha continuato Siani, “E’ pessima. E’ impensabile che le prefetture si possano arrogare il diritto di imporre alle comunità un tot numero di migranti in base a percentuali scritte su carta. Ci sono rischi concreti di una speculazione. Sfatiamo, inoltre, la falsa informazione che se tali persone verranno accolte dal sindaco si otterrà di una percentuale di 500 euro pro migrante l’anno, mentre se, invece, tale percentuale non verrebbe corrisposta agli Enti locali nel caso in cui l’accoglienza venisse predisposta dalla Prefettura. Non è vero. La quota verrebbe riconosciuta in entrambi i casi”. Il portavoce ha continuato nell’esposizione ricordando che ogni migrante comporta un costo giornaliero che va dai 35 ai 45 euro, a seconda dell’età, oltre che, cosa di fondamentale importanza, la città di Cava non è in grado di ospitare centocinquanta migranti secondo il piano previsto dallo S.P.R.A.R. (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) che, per altro, ha visto l’adesione ad esso di soltanto milleduecento Comuni su un totale di ottomila contattati dalle prefetture.

“Rischiamo di ritrovarci queste persone a ciondolare lungo il corso di Cava senza aver nulla da fare”, ha continuato Fabio Siani, il quale ha specificato che il gruppo di Fratelli d’Italia è a favore di un’accoglienza sostenibile che sia in grado di ospitare un numero di persone che si possa materialmente sostenere, come quelli che attualmente risiedono al Convento dei Frati Cappuccini.

“Nessuno può imporci delle scelte. Non il sindaco, né tantomeno il prefetto; in tal caso faremmo delle barricate, chiederemo conto e ragione al prefetto stesso nonché un incontro con lui”.

Sulla stessa linea è stato anche il parere del consigliere comunale Clelia Ferrara, anch’essa presente alla conferenza stampa insieme all’altro consigliere della coalizione, Renato Aliberti. “Vanno valutati diversi fattori, in primis se Cava sia in grado di accogliere un numero elevato di migranti e se esistano strutture adeguate sul territorio. Bisogna, a parer mio, organizzare un tavolo tecnico con tutti i consiglieri per valutare bene la situazione e garantire alla città la sicurezza totale che attualmente le forze dell’ordine non sono in grado di garantire se non verranno rafforzate”.

La preoccupazione principale che è emersa è la mancanza di strutture idonee all’accoglienza decorosa e dignitosa. I membri di Fratelli d’Italia hanno chiesto al sindaco di porre fine al suo silenzio in merito, viste anche le tante speculazioni e strumentalizzazioni, nonché la diffusione di false informazioni cui la cittadinanza sta assistendo. “Insieme possiamo trovare la soluzione migliore. Fino ad oggi, invece, non abbiamo ancora saputo come voglia muoversi”.

Anche Renato Aliberti si è espresso in merito: “Stiamo aspettando la chiamata del Sindaco. Vogliamo dare il nostro contributo alla risoluzione di quest’annosa vicenda. Centocinquanta migranti sono troppi, non sappiamo chi si occuperà della gestione, né in quale modo vengano effettuati i controlli sanitari. Sono tanti gli argomenti che dovrebbero essere discussi”. Aliberti ha puntato il dito in particolar modo sull’integrazione dei bambini che potrebbero venire e sulle difficoltà che questo avvenga per la non volontà dei genitori di rispettare e conformarsi alla cultura del paese ospitante, cosa fondamentale.

“Non sono contro i migranti”, ha terminato Aliberti al margine della conferenza, “devono essere aiutati e supportati, ma debbono adeguarsi alle nostre culture”.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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