Cava, sui fondi e i progetti per la Rigenerazione Urbana appello dei Cinque Stelle al sindaco Servalli: “E’ finito il tempo delle scuse”
Il Comune di Cava de’ Tirreni può richiedere un contributo per uno o più interventi con un limite di 10 milioni di euro
“Con i “faremo” e i “vedremo” la nostra Città è destinata a rimanere al palo”
“Sono di imminente pubblicazione, entro il prossimo 5 aprile, le indicazioni per presentare le richieste di contributo e i progetti di “Rigenerazione Urbana” nei comuni superiori ai 15.000 abitanti, attivati secondo il D.P.C.M. 21.01.2021, per un totale di 8,5 miliardi di euro stanziati e disponibili. Solo per il 2021 sono previsti 150 milioni di euro: una cifra che è destinata a crescere di anno in anno, fino a raggiungere i 700 milioni di euro al 2034″.
E’ quanto il Movimento Cinque Stelle segnala all’Amministrazione comunale di Cava de’ Tirreni con una nota diffusa nella giornata di ieri dal titolo molto chiaro, Rigenerazione Urbana: è finito il tempo delle scuse.
“I Comuni con una popolazione superiore ai 15 mila abitanti -prosegue la nota dei pentastellati metelliani- hanno 90 giorni per partecipare e presentare le proprie proposte e il Comune di Cava de’ Tirreni può richiedere un contributo per uno o più interventi con un limite di 10 milioni di euro (comuni di oltre 50.000 abitanti)”.
“Il vero cuore di questa misura, però -spiegano i cinque stelle- è la capacità da parte delle Amministrazioni locali di individuare progetti ammissibili a finanziamento: sono ammissibili a finanziamento opere o insiemi coordinati di interventi, anche ricompresi nell’elenco delle opere incompiute, volti a ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale e a migliorare la qualità del decoro urbano e ambientale attraverso interventi di:
– manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico;
– miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive;
– mobilità sostenibile”.
“Siamo sicuri -prosegue ancora la nota- che ad ognuno di noi, leggendo questo elenco, sono passate davanti agli occhi le immagini di palazzetti incompleti, arcate dei portici puntellate, strade dissestate, edifici cadenti, strutture abbandonate e incompiute che pullulano nella nostra città per le quali da anni sentiamo dire i soliti “faremo” e “vedremo””.
“Nel nostro piccolo, in campagna elettorale -incalzano i pentastellati- avevamo presentato una serie di progetti “ambiziosi” di riqualificazione urbana, come ad esempio la dislocazione della Casa Comunale nell’immobile dell’Ex Manifattura Tabacchi di Viale Crispi e la creazione di un teatro cittadino nell’attuale Municipio o – ancora – progetti di mobilità sostenibile con la realizzazione di una pista ciclabile ed una navetta ecologica per agevolare la mobilità urbana. Ma c’è anche qualche progetto esecutivo pronto, ad esempio la riqualificazione di piazza S. Francesco. Se non ricordiamo male, c’erano anche i fondi per la realizzazione, ma la passata amministrazione decise di utilizzarli in altro modo”.
“E’ facile capire -sostengono i cinque stelle cavesi- che il timone di questo processo è tutto nelle mani di chi ci amministra e che una città senza progettualità è una città senza futuro. Continuare ad essere miopi oggi, con tutte le opportunità di sviluppo che si stanno presentando anche a seguito della crisi mondiale dell’economia generata dalla pandemia, significa continuare proditoriamente a martoriare il tessuto produttivo cittadino e a mortificare i bisogni della collettività”.
“Noi, nello spirito che ci ha sempre contraddistinto -conclude la nota del Movimento Cinque Stelle- siamo a disposizione senza alcun intento polemico per qualsiasi supporto, anche di raccordo con le istituzioni nazionali. Il tempo delle scuse è finito da un pezzo, con i “faremo” e i “vedremo” la nostra Città è destinata a rimanere al palo e all’oblio mentre il resto del Paese corre a un’altra velocità. E’ il tempo, invece, di gettare il cuore oltre l’ostacolo, coinvolgere le migliori risorse della città e insieme progettare la Cava de’ Tirreni delle future generazioni”.