Cava, Strada Provinciale SP 75 Avvocatella: la Provincia di Salerno puntualizza che la sistemazione non è di sua pertinenza
“La Provincia sta dando tutta la disponibilità possibile, ma la messa in sicurezza del costone che sovrasta la strada spetta ai privati proprietari del terreno. Dopo una serie di approfondimenti si è fatto in modo che il Comune di Cava de’ Tirreni – poichè il territorio in questione ricade nel comune metelliano – emettesse un’Ordinanza che imponesse ai proprietari di mettere in sicurezza il pendio”.
A parlare è il presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese, nel corso di un’intervista radiofonica con l’emittente Radio Alfa e la strada di cui parla è la strada provinciale SP75 che collega Cava de’ Tirreni, presso la frazione di San Cesareo, con le frazioni alte del Comune di Vietri sul Mare, in particolare quella di Dragonea, chiusa al traffico dal 9 settembre in seguito a un incendio di vaste proporzioni divampato in un terreno privato a ridosso del santuario dell’Avvocatella, con conseguente franamento di materiale sulla via sottostante.
L’Ordinanza sindacale di cui parla il presidente Strianese è stata emessa dal sindaco di Cava, Vincenzo Servalli, il 14/01/2021 ed ha ordinato ai proprietari del terreno franato sull’arteria stradale, l’Associazione ADA Amici e Dame dell’Avvocatella, di dare entro 15 giorni esecuzione immediata al ripristino dello stato dei luoghi.
“La Provincia è proprietaria della carreggiata stradale – ha continuato Strianese – ma i problemi riguardano la propaggine sovrastante di proprietà privata”.
Insomma, l’Ente provinciale si è defilato dalla disputa e ha lasciato la patata bollente nelle mani del Comune di Cava de’ Tirreni per il quale fino a qualche tempo fa non sussisteva alcuna “urgenza qualificata” a provvedere all’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza della SP 75, mentre ora dovrà adoperarsi affinchè i proprietari del terreno in questione provvedano al ripristino dello stato dei luoghi in tempi celeri per evitare ulteriori scivolamenti della coltre di terreno sulla strada e sul sottostante vallone Bonea.
L’Ordinanza scadrà a fine mese. Soltanto allora sapremo se ci sarà una svolta in senso risolutivo della problematica oppure l’Ordinanza verrà impugnata dinanzi al Tar. Nel frattempo gli abitanti di Dragonea, che conta circa 2.000 residenti e da ormai quasi 5 mesi stanno subendo pesanti disagi, dovranno armarsi ancora di tanta pazienza.
I cittadini sono stanchi di questi tiritera, la strada va riaperta subito. La pazienza ormai é scaduta. Il problema dei rimbalzi di responsabilità e della burocrazia sono il cancro della nostra società. Vergognoso. Ma i motori sono accesi per una manifestazione imponente.