Pochi giorni fa mi sono occupato del trincerone, limitandomi al traffico autoveicolare in relazione alla sicurezza dei pedoni durante gli attraversamenti, messi a rischio da spregiudicati comportamenti di quegli automobilisti, e non sono pochi, che scambiano le corsie per circuiti di velocità sui quali esibirsi con le loro rombanti “performances”.
Fortunatamente, è il caso di ripeterlo, il traffico nei due sensi è spesso congestionato, motivo per il quale gli spregiudicati piloti sono costretti ad andare piano; ovviamente anche con il traffico congestionato c’è sempre il problema dei “centauri”; spesso le due ruote sono più pericolose delle quattro in quanto, pure con il traffico congestionato, i motociclisti trovano sempre lo spiraglio per infilarsi e magari mandare a gambe all’aria il frastornato pedone pure sulle zebre.
Purtroppo sembra che i nostri “beneamati” amministratori non si rendano conto del problema, o comunque non vogliono affrontarlo come si deve, e vanno avanti a furia di “pannolini caldi” laddove occorrerebbe il bisturi per risolverlo.
Infatti sta continuando il lavoro di installazione di ulteriori cartelli pedonali sospesi in corrispondenza delle zebre, e qualcuno si illude di aver risolto, così, il problema della sicurezza dei pedoni, ritenendo che con l’aumento dei cartelli e la illuminazione notturna delle zebre tutto filerà liscio perché gli automobilisti e i centauri, spaventati dai cartelli, diventeranno improvvisamente civili e rispettosi delle regole.
Mi augurerei che così fosse, ma nutro forti dubbi in proposito, perché ritengo che non sarà con cartelli e lampade sulle zebre che si otterrà la sicurezza assoluta dei pedoni durante gli attraversamenti.
E’ da sperare che qualcuno riesca a comprendere, finalmente, che questo problema si può risolvere solo con i dissuasori: tutto il resto è solo una perdita di tempo e una spesa inutile.
E giacché parliamo del trincerone, l’occasione è propizia per interrogarsi sulla mancata apertura del sottovia, il cui taglio del nastro sembra fosse previsto per il mese di marzo dello scorso anno; ora arriva il marzo dell’anno successivo, ma sembra che non siano ancora maturi i tempi, che anzi sembrano allontanarsi sempre più.
Infatti, sono iniziati da qualche settimana lavori di perforazione, per ora solo di fronte al distributore dell’Agip, finalizzati, sembra, alla costruzione di impianti di sicurezza delle sottostanti rampe, previsti da una recente normativa dell’UE.
Il tratto interessato sembra sia, al momento, solo quello che va dall’incrocio con Via Atenolfi fino al Conad, ma è prevedibile che tali impianti debbano essere installati anche nei successivi tratti, cosa che procrastinerà ulteriormente l’apertura dei sottovia.
Frattanto il traffico continuerà a restare congestionato, e i cittadini continueranno a soffrire per i rumori, i pericoli e ad avvelenarsi con i fumi degli scarichi delle auto.
Santa pazienza!