scritto da Redazione Ulisseonline - 21 Ottobre 2016 08:54

Cava, si è spento il costruttore Di Donato, stamani i funerali in Duomo

Poco dopo la mezzanotte di ieri, all’età di settanta anni, si è spento a Cava de’ Tirreni il costruttore Antonio Di Donato, notissimo imprenditore cavese, ma soprattutto persona molto apprezzata per la sua signorilità,  la cui vita, umana e lavorativa, è stata dolorosamente segnata dalle vicende giudiziarie legate alla costruzione del sottovia veicolare.

Tutto cominciò nell’autunno del 1992, nel periodo in cui a Milano e nell’intero Paese infuriava la caccia alle streghe legate alle indagini giudiziarie di Mani Pulite che diede vita alla stagione di Tangentopoli, quando anche a Cava de’ Tirreni finì nel mirino dei giudici la realizzazione del sottovia veicolare e la copertura del trincerone ferroviario. Insieme all’ingegnere del comune metelliano Mario Mellini, Antonio Di Donato entrò nel tritacarne mediatico-giudiziario. I reati ipotizzati: abuso di potere e falso in concorso con persone ancora da identificare. Cominciò così il lungo calvario giudiziario per Antonio Di Donato al quale non venne risparmiata nel ’93 neanche la carcerazione preventiva per tre lunghi mesi.

Poi, dopo dieci anni durissimi, vissuti tra indagini e processi, il 10 aprile del 2003 Antonio Di Donato ebbe finalmente giustizia: assolto per non aver commesso il fatto. Nel frattempo, però, in quei lunghi e tormentati anni, Antonio Di Donato era stato indicato e trattato come un delinquente e condannato ingiustamente da una parte della città metelliana ben prima della sentenza dei giudici, che fu invece di assoluzione.

Da quella vicenda, però, Antonio Di Donato uscì stravolto, profondamente segnato come uomo e come imprenditore. Gli era sì stato restituito l’onore, ma Antonio Di Donato non era più lo stesso, non gli erano stati restituiti quegli anni perduti tra mille sofferenze, la sua forza imprenditoriale, il suo slancio di costruttore intraprendente, la sua naturale predisposizione alla generosità.

In ogni caso, in questi ultimi anni, aveva continuato a lavorare, a non fermarsi mai, fino alla malattia e ora alla morte. Stamattina, alle 11, i funerali nel Duomo di Cava de’ Tirreni.

Che riposi in pace, quella pace che gli era stata assurdamente tolta e negata da quel lontano autunno del 1992.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

Una risposta a “Cava, si è spento il costruttore Di Donato, stamani i funerali in Duomo”

  1. Vorrei dire una cosa da cavese che sono che a volte siamo troppo superficiali,,,quella brutta storia di cronaca che tocco al nostro cocittadino Antonio DiDonato ,che dapoco ci ha lasciati e un’altra persona il Cav. Guerino Amato noto imbrenditore ,,Quando hanno avuto i problemi con la giustizia,,,,noi cavesi non ci siamo stati aloro fianco ne fisicamente che moralmente….neanche un manifesto in loro favore…….i risultati delle lori lavori li vediamo tuttora…..tutti di ottima riuscita……Ma forse staremo ancora intempo per ringraziarli per il passato lavorativo…….INTITOLARE A Ila Loro Persona delle Strade di Cava……….

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