Cava, per i rifiuti decreto ingiuntivo al Comune: da pagare 344.000 euro
Un regalo di Natale di quelli che poco piacciono attende l’Amministrazione comunale di Cava de’ Tirreni quest’anno sotto l’albero. Un ricorso per decreto ingiuntivo effettuato dal Consorzio di Bacino “Salerno 1” su richiesta di Fabio Siani quale Commissario liquidatore dell’Ente. La richiesta è giunta in discussione dinanzi all’assise comunale ieri pomeriggio, durante lo svolgimento del Consiglio comunale che prevedeva tra i punti all’Ordine del giorno il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio.
La questione risale al periodo in cui il Consorzio si occupava della gestione integrata della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani nella valle metelliana. Le spese di carattere generale del consorzio sono annualmente ripartite tra i comuni consorziati. In violazione degli obblighi statutari assunti, il Comune di Cava non aveva provveduto al pagamento di 160.386 euro, ossia la quota degli anni 2012-2013-2014, durante l’Amministrazione Galdi, nonché 184.300 euro come ripartizione delle perdite d’esercizio per gli anni 2011-2012-2014, il tutto per un importo complessivo da versare di 344.684 euro.
L’Amministrazione Servalli dovrà dunque provvedere a far rientrare in bilancio questo debito non previsto maturato dal suo predecessore Marco Galdi, dopo che il provvedimento è stato votato con il parere favorevole della maggioranza e l’astensione, invece, dell’opposizione.
Via libera anche alla variazione del bilancio di previsione 2017/2019 che permette, come ha riferito ai presenti in aula l’assessore Adolfo Salsano, di respirare al bilancio del Comune che non verrà stravolto, ma subirà soltanto dei piccoli accorgimenti. Tra le voci elencate da Salsano l’utilizzo di 50.000 euro per lavori di manutenzione alla scuola media “A. Balzico” e 186.000 euro per l’autosufficienza. Inoltre, ha precisato che verrà estinto il mutuo di 600.000 euro per le barriere architettoniche.
Infine, la comunicazione del sindaco Servalli riguardo l’assegnazione della delega alle Pari Opportunità, lasciata dal consigliere dimissionaria, Fortunata Sorrentino, a Paola Landi.