Nasce a Cava de’ Tirreni il movimento civico “SiAmo Cavesi”. La presentazione si è svolta ieri mattina al Bistrot Pâtisserie Mademoiselle Charlotte alla presenza dei vertici del movimento e di un nutrito gruppo di simpatizzanti e professionisti cittadini, tra cui gli ex assessori Angelo Borrelli, Antonella D’Ascoli e Clotilde Salsano, nonché l’ex sindaco Luigi Gravagnuolo, il consigliere comunale Vincenzo Passa con l’ex assessore della Giunta Servalli, Raffaelina Trapanese. Presenti anche esponenti di altri partiti e movimenti di centrodestra.
Ad illustrare caratteristiche e finalità del nuovo soggetto civico il portavoce, Marcello Murolo, e Raffaele Giordano, membro dell’organizzazione e della segreteria.
“SiAmo Cavesi nasce dall’esperienza politica del movimento Responsabili per Cava, sorto in un determinato momento della politica cittadina, che nel tempo ha cambiato la sua fisionomia originaria grazie anche all’entrata di nuove persone con esperienze politiche diverse dal gruppo originario. SiAmo Cavesi scaturisce da questa esigenza di dare un segnale di cambiamento e ampliamento di prospettive”. Esordisce così Marcello Murolo per chiarire lo spirito alla base del movimento: “Con l’avvicinarsi alla scadenza del mandato amministrativo bisogna aprire una nuova fase, non più solo di critica, ma anche di analisi, proposta e di definizione di un programma che possa finalmente dare alla città una classe politica all’altezza delle aspettative”.
Murolo ha inoltre spiegato che il bilancio dell’attuale Amministrazione comunale è totalmente negativo per una serie di motivi, tra cui anche quello generazionale fallendo nell’opera di promozione di una nuova classe dirigente che, in prospettiva, avrebbe potuto governare Cava per molti anni, facendola essere preparata alle sfide. “Purtroppo questo obiettivo è stato completamente mancato. Il primo punto del nostro programma è quello di dare a Cava una classe dirigente che sia finalmente all’altezza della situazione, che sappia dialogare con la città e rispondere ai suoi bisogni. E che – ha continuato Murolo – non cerchi di preparare un programma elettorale preconfezionato, copiato da internet o da qualche passata campagna elettorale, perché Cava non diventerà New York in cinque anni. Occorre individuare degli obiettivi concreti, realistici, ambiziosi e perseguirli fino in fondo per cambiare il volto della città”.
La fase programmatica del neo movimento civico, come ha spiegato il portavoce, è in pieno fermento. C’è un costante confronto con altri gruppi civici e personalità cavesi con l’intento di presentare alle elezioni della prossima primavera un programma organico. Fermo restando, ha precisato Marcello Murolo, che ci debba essere un minimo comune denominatore tra le forze in discussione. Insomma, niente alleanze elettorali di comodo che non assicurano stabilità e continuità politica nella fase post elettorale.
C’è stato poi un interessante passaggio critico sull’Amministrazione di centrosinistra: “Oggi pare che le responsabilità del fallimento amministrativo siano tutte del solo Sindaco. Ho l’impressione che si stia avviando nel centrosinistra un’operazione camaleontica e trasformistica per attribuire tutte le responsabilità dell’insuccesso a una sola persona per sostituirla e presentarsi alla città come se nulla sia accaduto. Le responsabilità sono di gruppo, ha fallito un intero gruppo dirigente cittadino che non aveva chiara la direzione dove andare e che non ha tratto esperienza da quanto era stato fatto dalle amministrazioni precedenti”. “Hanno inaugurato le opere che erano già state avviate, ma non hanno continuato lungo le linee di sviluppo, né hanno proposto un piano strategico alla città”.
Raffaele Giordano, ideatore del simbolo di SiAmo Cavesi, ne ha illustrato le ragioni e i contenuti: “Io ovviamente lo guardo un po’ con gli occhi di un padre verso il figlio. I simboli: il sano campanilismo dei portici e il patriottismo italiano avvolto da una cornice blu foncé tutta cavese. Il verbo essere, essenza, sostanza e non apparire. Il verbo amare, il più bello che c’è. E i cavesi, perché amare Cava è facile, scontato, Cava è bellissima. Ma amare i cavesi è più difficile, e se ami i cavesi ami anche Cava”.
Infine c’è stato il tempo anche di una precisazione ai rimproveri di scarsa opposizione da parte del centrodestra in questi anni in Consiglio comunale. Marcello Murolo ha fatto un mea culpa riguardo a ciò, anche se – ha tenuto a precisare – non sempre la linea politica elaborata in Consiglio comunale ha tenuto conto delle indicazioni che provenivano dal movimento dei Responsabili per Cava (per quanto riguardava i suoi consiglieri) in alcuni passaggi politici nodali. Un’accusa poco celata ad alcuni tatticismi interessati e a compiacenti feeling con la maggioranza.
“Si fa tesoro anche di questo – ha concluso Murolo – è l’esperienza che nasce degli errori. A volte abbiamo sbagliato affidandoci soltanto alla polemica del momento. Da adesso si cambia registro”.