Cava, Ospedale S. M. dell’Olmo: il reparto di Ortopedia in carenza di personale
I consiglieri di Siamo Cavesi chiedono l’intervento del Sindaco
La situazione in cui versa il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo sta diventando insostenibile. La carenza di medici, ormai cronica, è aggravata dalla recente perdita di ulteriori 2 unità per ragioni differenti.
A lanciare l’allarme sono i consiglieri comunali di Siamo Cavesi, Raffaele Giordano, Marcello Murolo e Vincenzo Passa in una lettera inviata al sindaco di Cava, Vincenzo Servalli, e all’assessore alla Salute, Armando Lamberti.
“Attualmente – scrivono nella nota – presso la struttura prestano servizio 4 ortopedici di cui solamente 3 eseguono attività operatoria e reperibilità per le urgenze. Tale numero è sicuramente insufficiente per assicurare il corretto funzionamento del reparto e la normale turnazione. Abbiamo già più volte portato alla vostra attenzione questo problema, ma ad oggi non è ancora arrivata alcuna soluzione dalla direzione aziendale del “Ruggi”. In passato i nostri ortopedici, durante periodi eccezionali, hanno garantito la copertura di turni anche presso l’ospedale di Salerno, ma ora che a vivere una situazione di difficoltà è l’ospedale di Cava nessuno ha pensato di riproporre la stessa soluzione a parti invertite”.
Il gruppo consiliare di Siamo Cavesi sottolinea il fatto che il reparto di Ortopedia e Traumatologia è fondamentale per rispondere alle emergenze-urgenze che al pronto soccorso sono ricorrenti, soprattutto nei mesi estivi. Ogni anno – evidenziano – presso l’ospedale di Cava, vengono eseguiti quasi 600 ricoveri, la maggior parte per attività chirurgica, ed effettuate circa 6000 prestazioni ambulatoriali.
“L’Ortopedia del nostro Ospedale è in grado di eseguire tutte le procedure chirurgiche, sia “open” che in “scopia” e riceve la maggior parte dei casi traumatologici che ricorrono al pronto soccorso del presidio ospedaliero di Castiglione di Ravello. Attualmente – denunciano i consiglieri – è impossibile smaltire la lista di attesa, già rimasta ferma per ben 8 mesi a causa della chiusura del reparto di Rianimazione”.
“Pertanto -conclude la nota indirizzata al Primo cittadino metelliano – nel sensibilizzare e sollecitare la S.V., si fa appello anche ai Sindaci e agli Amministratori della Costiera Amalfitana, affinché si individui, insieme alla Direzione Generale dell’Azienda “Ruggi”, una soluzione del problema in tempi brevissimi, tutto ciò a tutela della salute dei cittadini cavesi e del comprensorio amalfitano e di quanti, in questi mesi, si recano in vacanza nel nostro territorio”.