Cava, l’opposizione attacca il sindaco Servalli e chiede la revoca dell’assessore Armando Lamberti
Sulla gestione dell’emergenza Covid l’Amministrazione comunale accusata di incapacità amministrativa
“Se il Sindaco vuole veramente cambiare le cose, abbia il coraggio di prendere l’unica iniziativa possibile in questo momento: riassuma la delega alla Sanità e revochi l’attuale Assessore che ha dimostrato di non avere alcuna visione o capacità di gestione. Se non sa o non vuole farlo, almeno ci risparmi la predica”.
E’ con questa richiesta di revoca della delega all’assessore Armando Lamberti che si conclude il comunicato stampa unitario diffuso in mattinata dall’opposizione metelliana.
Il lungo comunicato stampa, firmato dai gruppi consiliari di La Fratellanza, Siamo Cavesi, Fratelli D’Italia e Forza Italia, è una dura filippica nei confronti dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Servalli, accusata di cercare “come al solito di nascondere la propria connaturata incapacità ad affrontare i problemi e le emergenze del momento dietro stucchevoli appelli ad una inutile unità di facciata”.
Sui ritardi della campagna di vaccinazione nella nostra città a salire sul banco degli imputati è l’intera Amministrazione Servalli, ma più ancora il professore Armando Lamberti, ritenuto “incompatibile” e “che maschera l’assenza totale di iniziativa e di incisività dietro un mare di chiacchiere retoriche che, però, lasciano le cose esattamente al punto di prima, e cioè a zero”.
24.03.2021 – By Nino Maiorino – La richiesta di revoca delle deleghe al Prof. Armando Lamberti mi sembra una vera cattiveria, nei confronti di un uomo e un professionista che si dedica alla vita universitaria e al benessere della cittadinanza con molta attenzione e abnegazione; in tutto quello che finora ha fatto è stato sempre solo e ostacolato da personaggi di secondo piano i quali spesso, sanno solo parlare e sparlare. Tante volte il Prof. Lamberti, con tanta umiltà, ha espresso il proprio dispiacere per il boicottaggio che non pochi gli fanno, so che da credente e praticante sa bene che chi porta la croce è sempre dileggiato, spesso calunniato. Può darsi che abbia commesso qualche errore, chi non ne commette, chi lavora può anche sbagliare, chi non fa niente e sta solo alla finestra a criticare non commette errori, ma si qualifica da solo. Scusate lo sfogo, ma quando è troppo è troppo.