A volte capita che si vada ad assistere a uno spettacolo e basta il supporto di una scenografia naturale, una volta stellata, luci soffuse, le note del piano e una voce potente suadente e ci si ritrovi immersi in un sogno “blu dipinto di blu”. Non è usuale ma capita quando ci si ritrova ad ascoltare la voce della cantante e attrice napoletana Lalla Esposito che omaggia Domenico Modugno nell’incantevole scenario della Corte rinascimentale di Casa Apicella di Cava de’ Tirreni, in una calda serata estiva.
Lo spettacolo, che s’intitola appunto “Concerto Blu”, è approdato anche a Cava de’ Tirreni nell’ambito della rassegna teatrale estiva “Premio LiCurti”, reduce da un successo di pubblico e di critica che lo accompagna fin dagli esordi quattro anni fa. Il segreto di tale successo ce lo ha spiegato la stessa attrice: “E’ la semplicità dell’esposizione dello spettacolo, un racconto diretto e arrangiato musicalmente in maniera egregia”. Una scelta sicuramente ardimentosa quella di avvicinarsi alle sonorità dell’uomo che rivoluzionò la storia della musica leggera italiana, quanti di noi oggi non più giovanissimi ricordano quel gesto plateale di spalancare le braccia e urlare “Volare, oh oh” nell’istituzionalità del Festival di Sanremo del 1958. “Ho deciso di omaggiare Domenico Modugno essendo io donna, se fossi stato un uomo non credo che avrei accettato tale sfida”, ci ha confidato l’attrice, “mi affascinava la vita di questo innovatore, un uomo che era per l’epoca un “pazzo”, un visionario”.
Lalla Esposito è una donna istrionica, ottima cantante e bravissima attrice non solo di teatro ma anche di cinema che ama esplorare campi diversi. “I miei sono percorsi teatrali in musica, due mondi distinti che si incontrano grazie alla mia curiosità. Ho fatto anche cinema ma non è il campo che prediligo”.
Ad affiancarla durante lo spettacolo c’è il M° Antonio Antonio Ottaviano col quale c’è stata immediata sintonia, ci ha confidato l’attrice, e non facciamo fatica a crederle dato che nel corso dello spettacolo che si è tenuto a Cava il feeling era palpabile ed ha coinvolto anche il pubblico che, deliziato, alla fine dell’esibizione ha più volte chiesto il bis.
“L’essere napoletana mi ha sicuramente concesso di avere una certa forza espressiva”, ci risponde alla domanda che le abbiamo posto sul quanto incida sulla sua vena artistica, secondo lei, l’appartenere alla terra partenopea, “però la mia curiosità e voglia di esplorare fa si che non mi fermi ad approfondire soltanto la mia terra”.
Dopo il successo riscosso a Cava lo spettacolo andrà in altri teatri e piazze d’Italia e, ci ha confidato l’attrice al margine della serata, ci saranno interessanti progetti nel prossimo futuro. (foto Gaetano Gallo)