Cava, l’ex assessore Bastolla non molla: “Gravi buchi negli stanziamenti alle Politiche Sociali”

“L’aver lavorato alacremente, nel periodo di assessorato alle politiche sociali, al fine di rendere fattibili le agevolazioni per anziani, diversamente abili, meno abbienti, mi costringe, ancora una volta, a tornare sul Bilancio Preventivo 2018 di recente approvato dalla maggioranza, per mettere in risalto l’abbandono quasi totale degli interventi in favore dei sopra menzionati, confermando che il mancato avvicendamento sulla poltrona assessoriale, dopo il mio abbandono, non può che acuire ed evidenziare il completo disinteresse per questo settore importante per la città”.
Così principia la lettera dell’ex assessore alle Politiche Sociali, Enrico Bastolla, che parla di veri e propri buchi nell’operatività dell’Amministrazione in questo delicato e importante settore sociale.
Bastolla fa un elenco delle presunte mancanze amministrative:
- la somma stanziata per gli abbonamenti per gli anziani (età superiore ai 70 anni ), in merito al trasporto, è passata dai cinquemila euro del 2017 ai poco più di mille;
- l’affidamento dei servizi in favore dell’assistenza domiciliare diversamente abili –ADA- è stato valutato in centomila euro, circa 60 utenti, ma non in linea con le esigenze del corrente anno; al fine di consentire la continuità del servizio a tutti gli utenti in carico, con una media pro-capite di 10 ore mensili, occorre prevedere una spesa di circa € 260mila;
- l’assistenza domiciliare disabili, più precisamente SAD , trovano risposta economica in appena 160mila euro, lasciando scoperti dieci utenti, che risultano essere sistemati in una lista di attesa, che difficilmente sarà esaudita nelle sue componenti; fabbisogno 2018 € 200mila;
- l’ associazione sordomuti, che a Cava vanta l’iscrizione di circa 170 persone, che lamenta la mancata approvazione della convenzione da parte del Comune al fine di garantire dalle due alle tre ore di interpretariato, non ha riscontrato la somma di 25mila euro, indispensabili per ovviare a questa primaria esigenza;
- l’ educativa specialistica trova riscontro nella voce che le attribuisce circa cinquantamila euro, con i quali si riesce a coprire solo tre ore di lezione che risultano di gran lunga insufficienti rispetto ad un fabbisogno di circa 6 ore per soddisfare le famiglie, per le quali occorrono almeno centomila euro;
- nessun finanziamento per rilanciare gli “orti sociali”.
Tutto questo, sottolinea Bastolla, per evidenziare che mancano all’appello rispetto al fabbisogno 2018, quindi rispetto alle esigenze della città per questo settore, circa € 260mila.
“Ciò testimonia l’assoluta indifferenza sia da parte del sindaco Servalli, che da parte dell’Assessore al bilancio Salsano, delle esigenze di questa fetta di popolo che deve essere monitorata continuamente e ricevere gli indispensabili supporti, soprattutto economici, altrimenti si rischia di abbandonarla e lasciarla in un angolo. Questo riconferma – conclude Bastolla – ancora una volta che lo slogan usato in campagna elettorale “NESSUNO RESTI SOLO”, è rimasto solo scritto nel programma, senza nessuna risposta concreta”.