scritto da Carolina Milite - 17 Ottobre 2017 09:52

Cava, l’eredità politica della DC e del PSI al centro dell’incontro de “Il viaggio delle idee” di ieri sera con Gargani, Iuliano, Panza e Gravagnuolo

foto Gabriele Durante

Un salto a ritroso nel tempo nella storia del ‘900 italiano nel tentativo di spiegare quello che è stato per comprendere la situazione attuale. E’ questo in estrema sintesi il senso del quinto incontro de “Il viaggio delle idee”, riflessioni di Ulisse on line su politica, cultura e società, ideato e curato dal direttore del nostro giornale Pasquale Petrillo.

Il tema del convegno che si è tenuto ieri sera presso il Tennis Club di Cava de’ Tirreni era “Democristiani e socialisti, condannati alla damnatio memoriae  o lievito politico nella stagione della Repubblica liquida?”. A dare la propria opinione sull’argomento sono convenuti alcuni esponenti del mondo politico che hanno lasciato, chi in sede chi in sede nazionale, un’impronta nella storia della Prima Repubblica: Giovanni Iuliano, già senatore della Repubblica, Giuseppe Gargano, per anni deputato e poi europarlamentare dopo essere stato Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Gaetano Panza, figura storica del socialismo metelliano, e Luigi Gravagnuolo, ex sindaco di Cava de’ Tirreni.

Al centro dell’articolato dibattito il momento di crisi perdurante della politica e della cultura, che ha spinto la società italiana ad abbandonare uno dei valori fondanti della nascente Repubblica italiana all’indomani del fascismo, ossia l’ideale di democrazia sociale e solidale, per prendere la deriva dei personalismi.

L’on. Gargano, esponente di spicco della DC, ha posto l’accento sul fatto che il rinnovamento non deve dimenticare la storia e la tradizione, né disconoscere il passato come se fosse stato governato da entità criminali. Riprendendo il titolo del tema dell’incontro, l’on. Iuliano ha precisato che “il lievito per le nuove idee è sicuramente il recupero della partecipazione popolare alla vita politica, e ciò non avviene con un like o una condivisione sui social, bensì attraverso la discussione. Non riesco a comprendere queste forme liquide di comunicazione”.

Sicuramente la partecipazione, o meglio, la mancata partecipazione è uno dei punti nevralgici della stagione politica che stiamo vivendo, quella in cui, come è emerso dal dibattito, la crisi della rappresentanza è il cancro della società; un momento delicato in cui, come ha sottolineato Iuliano, si parla tanto di onestà dei politici, che dovrebbe essere insita, ovvero un prerequisito, e poco o nulla di competenze.

Molto interessanti anche gli interventi dell’ex sindaco di Cava, Luigi Gravagnuolo, che ha ammesso, durante il suo articolato e appassionato discorso, di avere oggi una visione diversa dei due pilastri della Prima Repubblica, la Balena bianca, la DC, e del garofano rosso, il PSI, rispetto a quarant’anni fa, quando militava a sinistra del Partito Comunista: “La Democrazia Cristiana e il Partito Socialista sono stati nello stesso tempo il grano e il loglio della Repubblica italiana”. Gravagnuolo ha poi posto l’accento su momenti delicati della vita italiana, come l’assassinio di Aldo Moro, e qui sono emerse maggiormente le diversità di giudizio tra i convenuti su quanto avvenne in quella tragica primavera del 1978.

Unanime, invece, il giudizio sul periodo di Mani Pulite, visto come un periodo oscuro, l’epilogo di un bubbone, che ha condannato il sistema piuttosto che i colpevoli, frantumando i partiti della Prima Repubblica e il venir meno la propria casa di appartenenza  politico-culturale a buona parte degli esponenti della classe dirigente passata e attuale.

Lucido e pregnante, infine, il contributo dell’avvocato Gaetano Panza, pietra miliare del socialismo metelliano sin dal secondo dopoguerra. Panza, durante il suo excursus sulla storia politica della seconda metà del ‘900 italiano, ha puntato il dito sul motivo della scomparsa delle socialdemocrazie: “Sono perite perché l’elettorato, che prima si identificava nei partiti di massa, si è sentito tradito e, di conseguenza, il consenso popolare è stato sostituito dal populismo”. “L’eredità”, ha continuato Panza, “che come socialisti abbiamo lasciato ai giovani sono le grandi battaglie civili come quella sull’aborto e sul divorzio”.

L’ultimo appuntamento con “Il viaggio delle idee” sarà venerdì 20 ottobre, alle ore 18, con il tema “La politica al tempo dei social” e vedrà ospite Francesco Nicodemo, autore del saggio “Disinformazia”.

Diplomata al liceo classico, ha poi continuato gli studi scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Giornalista pubblicista, affascinata da sempre dal mondo della comunicazione, collabora con la rivista Ulisse online sin dalla sua nascita nel 2014, occupandosi principalmente di cronaca politica e cultura. Ideatrice, curatrice e presentatrice di un web magazine per l'emittente web Radio Polo, ha collaborato anche col blog dell'emittente radiofonica. Collabora assiduamente anche con altre testate giornalistiche online. Nel suo carnet di esperienze: addetto stampa per eventi e festival, presentazione di workshop, presentazioni di libri e di serate a tema culturale, moderatrice in incontri politico-culturali.

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