Cava, le ipotesi per il futuro della struttura dell’ex Club Universitario Cavese
Una nuova alba pare intravedersi all’orizzonte per il CUC di Cava de’ Tirreni. E’ possibile una riapertura della storica struttura aggregativa sorta in città sul finire degli anni ’40 chiusa poco meno di un anno fa per problemi di morosità.
In realtà l’ex Centro Universitario già da qualche mese ospita l’attività del Forum dei Giovani, che vanta oltre mille iscritti.
Pare però che l’Amministrazione Servalli voglia muoversi nella direzione di una struttura polivalente e polifunzionale che permetterebbe a diverse associazioni cittadine di poter usufruire dei locali di proprietà comunale ubicati nel Parco “Falcone e Borsellino”. Il condizionale è d’obbligo poiché il tutto si sta ancora delineando e sono da verificare tutte le ipotesi e le possibilità affinché il progetto vada in porto.
Abbiamo parlato con il Presidente del “Centro Anziani” che attualmente è posizionato nei locali della scuola elementare “Don Bosco”, Luigi Avella, il quale ci ha dato notizia di contatti con membri dell’Amministrazione comunale, in particolare il consigliere Giuliano Galdo e l’assessore Autilia Avagliano, per lo spostamento della sede del centro da lui presieduto all’interno dell’ex club universitario.
In tal modo gli iscritti, circa centocinquanta, potrebbero svolgere le loro attività presso la struttura dell’ex Cuc, che verrebbe condivisa con due associazione di ballo e, come detto poc’anzi, con il Forum dei Giovani.
“Si tratta di far coincidere le esigenze di tutti i soggetti interessati –ha spiegato Luigi Avella- per far sì che questa importante struttura possa essere sfruttata al meglio creando occasioni per convegni, attività d’intrattenimento e culturali e quant’altro”.
“La mia idea –continua- se e quando si creeranno i presupposti per lo spostamento del Centro Anziani all’interno dell’ex Cuc, è quella di far rivivere quello che era il Club Universitario di una volta, richiamando gli ex iscritti e oggi professionisti nell’ambito di Cava, creando un dipartimento adeguato a loro. Logicamente bisognerà trovare un accordo con le altre associazioni all’interno dell’immobile”.
“Darò il mio pieno contributo all’Amministrazione comunale -ha concluso Avella- per far sì che continui il suo percorso lungo il giusto binario. Il progetto è fattibile e il dialogo con i membri della maggioranza è continuo e proficuo, non solo con Galdo e la Avagliano, ma anche, per esempio, con l’assessore Enrico Polichetti con il quale mi sono interfacciato in diverse occasioni ed è sempre disponibile all’ascolto e ad adoperarsi attivamente, ma anche lo stesso sindaco Vincenzo Servalli e gli altri consiglieri. Certo, c’è tanto da fare e noi cercheremo di essere da sprone, vigili e attenti”.