Cava, le artiste Panariello e Di Marino espongono alla Lectura Dantis Metelliana
Rosanna Di Marino ed Annamaria Panariello espongono alla Lectura Dantis Metelliana 2016 in programma nell’Aula Consiliare di Palazzo di Città, fino al prossimo 10 maggio. Alle due artiste di Cava de’Tirreni è stata affidata la rappresentazione artistico-visiva del secondo e terzo Canto dell’Inferno dantesco.
Martedì 5 aprile, alle 18.00, in occasione della “lettura” del secondo Canto dell’Inferno curata da Fabio Dainotti, presidente onorario della Lectura Dantis, Rosanna Di Marino sarà presente con un’installazione per raccontare l’inizio del viaggio di Dante. Quattro pannelli, uno dei quali è la rappresentazione in modo creativo ed originale, di una porta, elemento emblematico di varco per il raggiungimento di una nuova meta.
L’artista rappresenta l’abbandono ad un presente conosciuto e vissuto per uno spazio futuro a noi ignaro, attraverso la materia, intrisa di cromie dal carattere forte e visivamente pesante; la spiritualità non ha scampo, è messa in gioco e in perenne discussione. A pennellate buie, in alcuni ma pochi punti si leggono piccoli sprazzi di luce ed esternamente tocchi di oro per simboleggiare la presenza comunque del divino, del riscatto. Si continua con altri tre pannelli più piccoli, apparentemente uguali, ma diversi nella disposizione materica, e che vanno a rappresentare “gli altri”, altre anime dannate. Una riflessione, quella della Di Marino, del viaggio dantesco sì, ma anche nostro, attuale, quotidiano…”chi di noi non vive, a volte, un inferno interiore…”.
Il 12 aprile, invece, nel corso della “lettura” del terzo Canto dell’Inferno con Corrado Calenda dell’Università “Federico II” di Napoli, toccherà ad Annamaria Panariello che sarà presente a Palazzo di Città con un’installazione composta da una sfera, simbolo del pianeta Terra – suddivisa in due entità, acqua e terra – il cui asse è costituito da una lega in rame, su cui si innesta la scultura, un imbuto con i nove gironi danteschi. Il rame, conduttore di energia, per un incontro tra il mondo esterno ed interno, tra gli inferi e la superficie terrestre.