Cava, l’appello ai cittadini cavesi per il NO al taglio dei parlamentari
Riceviamo e pubblichiamo il manifesto per il NO alla prossima consultazione referendaria del 20 e 21 settembre
Con la riforma costituzionale che siamo chiamati a “confermare” il 20 e 21 settembre il Parlamento passerà dagli attuali 630 deputati a 400 e dagli attuali 315 senatori a 200.
Siamo contrari perché, se prevale il Si:
- diminuisce drasticamente la capacità di rappresentanza dei nostri parlamentari, con la conseguenza che partiti più piccoli, minoranze linguistiche (con l’eccezione irragionevole di quella altoatesina) e zone interne non avranno più rappresentanti in Parlamento;
- il risparmio atteso da questa riforma è pari al taglio dello 0,007 % della spesa pubblica annuale (57 milioni all’anno), irrisorio rispetto, ad esempio, alla spesa militare che ammonta vergognosamente nel nostro Paese acirca 68 milioni di euroAL GIORNO. In ogni caso, il referendum non è sui costi della politica, né sulla qualità dei parlamentari, ma sulla struttura del Parlamento: confondere questi livelli è un errore e il tentativo di confonderli è indizio di malafede;
- è in atto un progressivo processo di ridimensionamento della capacità dei cittadini di incidere sulle istituzioni: non votiamo più per i consiglieri provinciali; hanno ridotto il numero dei consiglieri comunali e regionali; non esprimiamo più la preferenza per le elezioni politiche… Il referendum costituisce l’ennesimo passo in questa direzione, andando a concentrare nelle mani di pochi leader di partito, che compongono le liste bloccate, il potere di far eleggere solo i propri fedelissimi;
- si aprono una serie di problematiche relativamente all’adeguamento dei regolamenti parlamentari, all’elezione del Presidente della Repubblica ed alla revisione della legge elettorale, che possono determinare disfunzioni molto serie del nostro sistema democratico.
Per queste ragioni come cittadini esprimiamo il nostro convinto NO al taglio dei parlamentari e Vi invitiamo a riflettere: siamo così sicuri che la polemica contro la “casta” non sia indotta ad arte da chi vuole ridimensionare la nostra capacità di incidere sulle istituzioni?
RIDURRE LA “DEMOCRAZIA” VUOL DIRE RIDURRE IL POTERE (Kratos) DEL POPOLO (demos)… IL TUO POTERE!!!
Tra i firmatari Rino Apicella, Antonio Armenante, Filomena Avagliano, Miriam Canna, Cettina Capuano, Maria Di Serio, Marco Galdi, Nicola Mazzarella, Miriam Milito, Francesco Musumeci, Fortunato Palumbo, Marco Palumbo, Luca Pastore, Lucio Senatore, Aldo Simonetti, Danilo Sorrentino, Giuseppe Vitiello…