scritto da Carolina Milite - 05 Gennaio 2019 11:51

Cava, la spending review di Servalli: le strisce pedonali invisibili

Facendo un piccolo giro in alcune zone della città, non nelle frazioni, ma restando nel perimetro del centro e, soprattutto, nelle arterie ad alto flusso di traffico vicine alle scuole, risulta evidente che le strisce pedonali, ma in generale la segnaletica stradale orizzontale, ovvero quelle poste sulla pavimentazione, consumate e usurate dal tempo avrebbero bisogno già da un bel po’ di una buona mano di vernice. Alcune sono letteralmente sparite. E questo avviene, ripetiamo, un po’ ovunque, immediatamente a ridosso del borgo porticato alla statale, all’area dell’Epitaffio e stadio comunale e così via.

Trovare una striscia pedonale che arrivi da un marciapiede all’altro è un’impresa non sempre facile, in pratica quasi impossibile. La conseguenza è che gli attraversamenti non sono segnalati con adeguata chiarezza e soprattutto di sera, con la scarsa illuminazione, risultano particolarmente pericolosi per i pedoni. Di solito la vernice svanisce al centro della strada, consumata dal passaggio, dando l’idea che più che zebrato, il manto sia a macchie.  E se di giorno è un’impresa ardua riuscire a vederle, figuriamoci di notte, dove occorrerebbero i famigerati occhiali a raggi X.

In altra parole, sono il segno di una manutenzione approssimativa e superficiale.

Forti le doglianze dei cittadini che lamentano di pagare le tasse, ma di non vedere un servizio adeguato che garantisca la sicurezza di chi circola a piedi, soprattutto negli orari di punta come l’uscita dei bambini da scuola. Insomma, non c’è pace per i pedoni.

Sebbene il Primo cittadino Vincenzo Servalli abbia più di una volta dichiarato che sovente nelle casse del Comune mancano perfino i soldi per comprare un secchio di vernice, per un operaio e un po’ di vernice di sicuro non serve una cifra astronomiche per il bilancio comunale e permetterebbe una maggior sicurezza e, forse, di evitare anche qualche incidente sulla strada.

Forse sarà questo l’unica conseguenza di quella spending review, vale a dire la revisione della spesa con il contenimento dei costi, annunciata a più riprese dal sindaco Servalli e mai attuata? La verità è che manca una corretta programmazione di questi interventi periodici, utili e necessari, e che in bilancio non vengono postate le somme necessarie. Insomma, è questo il segno evidente e banale di una certa sciatteria e inavvedutezza.

Ma la cosa che ci ha molto incuriosito, e ha fatto innervosire non pochi cittadini cavesi, è che a poche centinaia di metri di distanza dalle zone citate per pessima segnaletica, in pieno centro storico, sono state fatte verniciare ex novo delle strisce pedonali in un’area Ztl che, a memoria d’uomo, non ha mai richiesto l’impellenza delle stesse. Oltre che essere un vero e proprio pugno nell’occhio nel cuore del salotto buono della città, in molti si sono chiesti quale sia stata la logica seguita (ma ci sarà?) da chi ha deciso di utilizzare quel poco di vernice che il Comune riesce a racimolare per dare preminenza a questa zona, piuttosto che alle tante che necessitano di interventi urgenti per la sicurezza di pedoni e automobilisti.

Giriamo la domanda a chi di dovere, nella speranza di una risposta nel merito e non, come spesso accade con questi amministratori comunali, con repliche stizzose e risentite.

Diplomata al liceo classico, ha poi continuato gli studi scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Giornalista pubblicista, affascinata da sempre dal mondo della comunicazione, collabora con la rivista Ulisse online sin dalla sua nascita nel 2014, occupandosi principalmente di cronaca politica e cultura. Ideatrice, curatrice e presentatrice di un web magazine per l'emittente web Radio Polo, ha collaborato anche col blog dell'emittente radiofonica. Collabora assiduamente anche con altre testate giornalistiche online. Nel suo carnet di esperienze: addetto stampa per eventi e festival, presentazione di workshop, presentazioni di libri e di serate a tema culturale, moderatrice in incontri politico-culturali.

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