Più volte tra la fine del 2017 e nell’anno 2018 abbiano affrontato il problema del pericolo di percorrere il percorso stradale del trincerone da corso Principe Amedeo a piazzale Gravagnuolo, sia di giorno che di notte, a piedi o in macchina.
Ci vediamo costretti a tornare sull’argomento in quanto proprio in questi giorni sui rettilinei di questo piazzale l’amministrazione comunale sta facendo montare, in prossimità degli attraversamenti pedonali, ulteriori segnali stradali rettangolari luminosi, alcuni dotati anche di lampeggiatori e di lampade per illuminare le zebre, in aggiunta a quelli già esistenti. I lavori sono tuttora in corso e verranno completati nel giro di qualche giorno.
Riteniamo necessario segnalare che questo lavoro è comunque insufficiente e inutile in quanto non risolve i veri problemi di quella zona.
Più volte abbiamo segnalato all’Amministrazione che tutto il percorso del trincerone, una vera e propria pista, dall’altezza di via Atenolfi fino alla rotatoria di fronte all’ex Mattatoio, dalla quale ci si immette sul viadotto San Francesco per andare verso Salerno, è molto pericoloso sia per le autovetture sia per i pedoni che si trovano a doverlo attraversare per andare dal centro porticato ai rioni ai piedi della collina di Monte Castello, praticamente i popolosi quartieri tra la Traversa Caliri, Via Carlo Santoro, Via Onofrio Di Giordano, Via Raffaele Ragone, Via Corradino Biagi, Via Pasquale Atenolfi e Via Edoardo De Filippis, e viceversa.
Già in data 23 agosto 2018 abbiamo evidenziato che i due rettilinei di quello che potremmo definire il piazzale del trincerone ferroviario, sebbene regolati da segnaletica verticale che limita la velocità delle autovetture a 50 kmh, più volte vengono percorsi a velocità superiore, non tanto nelle ore di maggiore traffico (giacché lo stesso di per sé costituisce un limitatore di velocità) ma nelle ore in cui il traffico auto è scarso: in tali circostanze automobilisti indisciplinati che, in dispregio di ogni regola, si lanciano a velocità di gran lunga superiore a quella consentita, costituiscono un pericolo serio specialmente per i pedoni che sono costretti ad attraversare le due carreggiate.
Tali attraversamenti pedonali, sebbene teoricamente incanalati verso gli appositi passaggi zebrati (dalla Chiesa della Madonna dell’Olmo a Piazza Ferrovia ve ne sono nove in entrambe le direzioni di marcia, ma alcuni eccessivamente distanti), in effetti non impediscono che i pedoni attraversino altrove, né che automobilisti indisciplinati limitino le loro performances, con le quali mettendo in grande pericolo e apprensione specialmente i pedoni di una certa età e mamme con carrozzini e bambini al seguito.
E’ vero che il divieto che limita la velocità esiste, ed è anche ben segnalato, ma purtroppo, specialmente quando il traffico è fluido, non viene rispettato; in proposito suggeriamo che, almeno fino all’apertura delle bretelle sottostanti, l’attuale limite di velocità di 50.kmh venga ridotto a 30.kmh.
La situazione si aggrava nelle ore serali e notturne in quanto, con la diminuzione del traffico automobilistico, sembra che quei due rettilinei diventino circuiti per gare di velocità, più volte segnalate dagli abitanti dei fabbricati della zona. In quelle circostanze i pedoni che debbono attraversare le due carreggiate corrono seri pericoli, e non vogliamo che, perdurando questa situazione, capitasse qualche incidente molto serio.
All’amministrazione cittadina abbiamo già più volte segnalato questa situazione invitandola a fare opportune verifiche di quanto viene segnalato, e che abbiamo constatato di persona, e regolarsi di conseguenza; il nostro suggerimento è quello di aumentare il numero dei passaggi pedonali zebrati, e, oltre a ridurre il limite di velocità da 50 a 30 kmh almeno fino all’apertura delle rampe sotterranee, costruire i dissuasori in prossimità dei passaggi zebrati, in modo da impedire agli automobilisti indisciplinati il mancato rispetto del limite.
Illudersi che con la installazione dei nuovi cartelli che indicano i passaggi pedonali il problema si sia risolto è, se ci consentite, da agnostici; non è con l’aumento dei cartelli che si risolvono i problemi e si costringono gli automobilisti indisciplinati al rispetto dei limiti e degli attraversamenti pedonali; purtroppo occorrono sistemi di dissuasione veri, ed è per questo che nuovamente insistiamo per la costruzione dei dissuasori.
E’ un suggerimento dettato dal buon senso che nuovamente sottoponiamo al Sindaco e alla amministrazione comunale.
Sappiamo che, a proposito dei dissuasori, alcuni tecnici non li ritengono idonei, ma non si comprendono i motivi; città importanti più della nostra li hanno fatti con buoni risultati, come ad esempio Salerno nel tratto che va da piazza della Concordia fino ai lidi balneari di Mercatello. E anche altrove: non ci rendiamo conto del perché a Cava non sia possibile farlo.
Speriamo che finalmente il Sindaco e la amministrazione prendano in considerazione questi suggerimenti, riducendo una volta per tutti i disagi e pericoli segnalati e anche l’inquinamento dell’aria dalle polveri sottili e l’inquinamento acustico.