Cava, la Lega si presenta e avverte Servalli: “Sindaco, prepara le valigie”
“Viviamo in una città allo sbando che ha perso appeal e capacità attrattiva, con il commercio in ginocchio. Sarò sentinella e formatore della classe dirigente cittadina”. A pronunciare queste bellicose parole è stato il neo segretario cavese della Lega, Biagio Manzo, presentato ufficialmente alla cittadinanza questa mattina nel corso di una conferenza stampa. Erano presenti, al battesimo di Manzo, i vertici territoriali della forza politica trainata da Salvini: il dirigente regionale della Lega, Domenico Fimiani, il segretario provinciale, Mariano Falcone, il consigliere provinciale, Domenico Di Giorgio, e il vicesegretario cavese, Mario Colucci.
Ad assistere alla riunione anche alcuni esponenti dei Responsabili per Cava e di Fratelli d’Italia.
Durante l’incontro sono stati dipanati i piani del partito per il territorio metelliano. “Il nostro progetto è quello di mandare a casa la Sinistra cavese – ha detto a chiare lettere Fimiani – siamo incazzati e orgogliosamente populisti, se ciò significa portare avanti gli interessi dei cittadini”. Poi, ha proseguito con una stoccata all’assessore al Bilancio, Adolfo Salsano: “Ha decantato l’abbassamento della tariffa TARI dell’8%. Perché non mettere, invece, mano a una riforma dei Tributi Locali?”
Non meno sferzanti le parola di Manzo: “Il mio obiettivo primario è eliminare lo stereotipo che la Lega sia un movimento circoscritto al Nord. Siamo una forza nazionale e dobbiamo crescere anche a Cava de’ Tirreni in vista delle elezioni amministrative del 2020. Per cui, faccio un appello a tutte le forze politiche di centro-destra affinché ci si riunisca per stilare un programma unitario e vincente per riportare ordine in una città che, ad ora, sembra essere diventata un Far West”.
“Il sindaco Servalli ci ha definiti barbari –ha proseguito Falcone, sul finir dell’incontro – ebbene, siamo orgogliosamente barbari e populisti, se questo significa stare vicino alla gente. Se difendere gli italiani significa essere razzisti, allora siamo razzisti. La Lega era tabù perché considerata portatrice di valori non meridionali, ma così non è. Oggi mettiamo in campo a Cava un nuovo modo di far politica”.