Abbandono e degrado per la storica fontana di piazza San Francesco. Ad attirare l’attenzione è la presenza di rifiuti di ogni genere nell’acqua stagnante presente all’interno della vasca come cartoni, bottiglie di plastica e lattine di alluminio lanciati e lasciati lì .
La fontana è in stato di abbandono e fatiscenza ormai da anni e in completo disuso. Una situazione che genera polemiche tra i residenti che rivendicano una manutenzione e maggiore pulizia per l’intera zona che durante il fine settimana viene invasa da centinaia di giovani che lasciano il segno infelice del loro passaggio.
Gli atti dell’Azienda di Soggiorno e Turismo fanno risalire al 1200 questa antichissima fontana che nel tempo è stata anche spostata dalla sua posizione originaria e ricostruita con i pezzi marmorei originali dopo il terremoto del 1694. Negli anni ’70 fu recuperata, ricostruita e riportata alla funzionalità con una suggestiva illuminazione, oltre che con zampilli d’acqua.
Oggi la situazione è ben diversa. Tra incuria, degrado e indifferenza si fa fatica a riconoscerne la bellezza.
Qualcuno insinua che Cava sia la città delle fontane abbandonate a se stesse. A onor del vero, dopo molte sollecitazioni e lunghe attese, qualche intervento ultimamente è stato eseguito. L’ultimo in ordine di tempo, dopo la fontana in piazza Abbro e quella nel Parco Schwerte, riguarda la fontana dei giardinetti sul Corso Principe Amedeo, nelle vicinanze della stazione ferroviaria, che è tornata a zampillare. A occuparsi delle manutenzione di queste fontane è stata la ditta di installazione impianti termoidraulici e a gas del cavese Gerardo Bottiglieri che simpaticamente abbiamo ribattezzato “Il Signore delle Acque” il quale, ci ha confidato, ha un motto che ben calza alla problematica suddetta: “Nulla è morto, se non è sepolto”.
Insomma, anche la fontana più disastrata, sporca e non funzionante può ritornare a zampillare con le sapienti cure.
C’è speranza anche per la fontana di piazza S. Francesco.