Cava, la denuncia di Enzo Servalli: “Galdi imbarca pure i leghisti di Salvini”
Incomincia a scaldarsi la campagna elettorale con polemiche che lasciano il tempo che trovano.
Enzo Servalli, candidato sindaco del Pd, in una nota parla di “segnali non incoraggianti sul tipo di campagna elettorale che sta per entrare nel vivo”. Si scopre poi che la preoccupazione di Servalli è “l’adesione, persino dei leghisti di Salvini, nel blocco a sostegno di Marco Galdi che, dopo i danni prodotti in questi anni, tenta di restare a galla raccogliendo tutto e il contrario di tutto, e che potrebbe introdurre nel dibattito politico elementi estranei alla cultura della nostra città”.
Addirittura!? Non conosciamo questi salviniani, ma forse, vista la preoccupazione di un uomo equilibrato come Servalli, saranno molto probabilmente dei personaggi loschi e poco raccomandabili. Bene farebbe, allora, il sindaco Galdi a informare adeguatamente in proposito la città.
Da Servalli viene poi un appello che ha il sapore di antico “alle forze politiche e civiche che si riconoscono nel campo democratico e riformatore a trovare, in queste ultime ore che ci dividono dalla presentazione delle liste, le ragioni ideali e programmatiche dello stare insieme”.
E, guarda caso, Servalli si rivolge “in particolare a Città Democratica”, ma in verità anche “a tutti coloro che, anche in Consiglio Comunale hanno ben rappresentato, pur nella diversità, l’opposizione all’amministrazione Galdi e che dovrebbero, responsabilmente, unirsi nell’esclusivo interesse della città per rispondere alle istanze di cambiamento e di rinnovamento della classe dirigente condivise da buona parte della società cavese”.
Insomma, se sono rose, fioriranno. O no?